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Abbattimento case per l’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria: il sindaco di Praia a Mare incontra proprietari

“In queste ore sto sentendo i proprietari. Pur se sono previsti indennizzi, anche piuttosto vantaggiosi, non è mai semplice accettare l’abbattimento di un bene che ha anche un valore affettivo”.

Lo afferma il sindaco di Tortora Toni Iorio, in merito al progetto progetto per il Lotto 1C Buonabitacolo – Praia della Nuova della linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria che prevede l’abbattimento di tre abitazioni nel comune di Tortora, oltre che espropri di terreni pubblici e privati, come anche nel confinante comune di Praia a Mare.

Sull’argomento sono in programma una serie di incontri online e in presenza. Per quanto riguarda il Comune di Tortora, il progetto prevede anche una galleria sotterranea col ritorno in superficie nei pressi di località Torre Nave di Tortora per l’interconnessione con l’attuale linea ferroviaria. Ed è proprio in questa zona che è previsto l’abbattimento di tre edifici adibiti ad abitazione.

“Gli espropri di terreni liberi da opere – ha aggiunto Iorio – interessano sia superfici comunali che private. Per quanto ci riguarda, i punti più delicati e sui quali vogliamo vederci chiaro sono la realizzazione della sopraelevata sulla Fiumarella e della galleria che passerà sotto le abitazioni e la nostra area archeologica. L’Alta Velocità è comunque una occasione unica per il progresso del nostro territorio, ma porremo attenzione agli aspetti delicati e chiederemo tutela per tutte le parti coinvolte”.

La situazione è meno complicata per il territorio del Comune di Praia a Mare, dove sono previsti espropri, ma non abbattimenti.

“I riflessi sul territorio praiese – conferma il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo – sono residuali rispetto a quanto in progetto su Tortora. L’appuntamento praiese del 14 dicembre sarà volto a cercare di mitigare i fastidi che necessariamente accompagnano questo genere di grandi opere, che hanno un’implicazione sociale da metabolizzare e che è proprio la base del dibattito pubblico”.

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