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Nasce “Carletto”, l’amaro della Riserva naturale delle Valli Cupe: infuso di erbe e radici raccolte in area protetta catanzarese

E’ nato l’amaro che racchiude ed esalta le essenze e gli aromi delle Valli Cupe: si chiama Carletto come dichiarato omaggio a Carmine Lupia, agronomo, etnobotanico e docente universitario, scopritore e valorizzatore primario di questo autentico tesoro ambientale, incastonato alle pendici della Sila Catanzarese, diventato riserva naturale regionale nel 2016. Carletto è, infatti, il vezzeggiativo con il quale da sempre Lupia è appellato nella cerchia familiare ed amicale di Sersale, il paese dove è nato.

Ha preso forma quasi da una sfida tra amici questo infuso di erbe e radici che sintetizza, in una perfetta fusione tra ricerca scientifica, storia e tradizione contadina unite a maestria artigiana essenze come achillea, alloro, rosmarino, liquirizia, origano meridionale, rabarbaro, carciofo selvatico, foglie di ulivo, genziana, alcune specie di timo e altre botaniche autoctone dell’area. Da qui un equilibrio di complessità, eleganza e autenticità che ne fanno un ‘Amaro, amaro’ capace di esaltare tanto le note balsamiche quanto quelle legnose concedendo, al palato, un piacevole retrogusto persistente e armonico.

Erbe selezionate con cura, aroma intenso e gusto deciso rappresentano infatti, la cifra di un prodotto che concentra un insieme di 16 botaniche spontanee delle Valli Cupe, un contesto che racchiude storia, cultura, archeologia e memoria contadina. La nuova iniziativa imprenditoriale che ne è scaturita si deve poi all’estro, alla fantasia, ma anche alla caparbietà, di un team di giovani professionisti Carmine Scorza, Giuseppe Sirianni, Antonio Bianco, Pasquale Riccio che vivono e operano tra Sersale, Zagarise e Cropani Marina. Lupia, dal canto suo, ha messo a disposizione l’esperienza di etnobotanico (è l’anima dei Conservatori etnobotanici di Castelluccio in Basilicata e Sersale in Calabria), maturata in decenni di attività sul campo a partire dalle cascate, le gole e i monoliti delle Valli Cupe, un’area naturalistica, storica e culturale contraddistinta da alberi secolari e autentiche rarità botaniche per la quale il naturalista belga John Bouquet durante una sua visita alcuni anni addietro coniò la definizione di “segreto meglio custodito d’Europa”.

Oltre che avere all’attivo numerose pubblicazione, anche a quattro mani con Giancarlo Statti, docente ordinario di biologia farmaceutica all’Università della Calabria, il professore Carmine ‘Carletto’ Lupia è consulente di varie società calabresi e non solo produttrici di amari. L’amaro Carletto, che si presenta con una bottiglia dal design originale e raffinato, è stato presentato ad un gruppo di giornalisti nel corso di una serata tra pietanze a base di pesce fresco affidate alle mani del giovane ma esperto chef Antonio Falbo.

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