A riconoscere il valore profondo di una Calabria che cura e accoglie nonché della CasaPaese per demenze, la struttura innovativa nata dal basso, nel borgo di Cicala, grazie soltanto a una coraggiosa campagna di raccolta fondi e al cuore di una comunità, è anche il presidente di Fondazione Con il Sud, Stefano Consiglio.
Nei giorni che hanno preceduto le festività pasquali, attirato dall’impegno del team guidato dalla fondatrice Elena Sodano, che genera esperienze capaci di rivoluzionare il modo in cui affrontare le grandi sfide sociali del nostro tempo, Consiglio ha visitato la residenza in provincia di Catanzaro.
Si è trattato di una presenza importante che ha lanciato un messaggio chiaro, secondo cui anche le realtà più piccole, se mosse da visione, competenza e passione, meritano attenzione, supporto e visibilità.
La visita del presidente Consiglio, oltrepassando la semplice cortesia istituzionale, ha rappresentato un gesto di grande valore simbolico e strategico, capace di accendere i riflettori su un modello di cura che rompe gli schemi tradizionali, abbracciando l’umanità e l’innovazione. CasaPaese, infatti, non è solo una struttura residenziale nata per dare il giusto riscatto sociale e la dignità che meritano le persone con demenza. È un microcosmo in cui queste persone vengono accompagnate in un percorso di vita autentico, all’interno di un contesto familiare integrato con il tessuto del paese.
“Desidero esprimere una profonda gratitudine al presidente Consiglio per averci onorato della sua presenza – ha dichiarato Sodano – È stato un momento di confronto sincero, importante e costruttivo, che ha rafforzato in noi la convinzione che il nostro percorso ha un senso profondo. Ci ha donato un forte segnale di vicinanza, ascolto e fiducia”.
Consiglio, infatti, non si è limitato a un incontro formale, si è immerso pienamente nella quotidianità della CasaPaese. Con semplicità e autenticità, ha scelto di stare accanto agli ospiti e alle famiglie. Ha passeggiato, scherzato e giocato con loro nel borgo di Cicala.
L’entusiasmo si percepisce anche nelle sue parole, ha definito CasaPaese “la dimostrazione che, nel cuore della Calabria, la determinazione unita alla competenza consente di raggiungere obiettivi apparentemente impossibili”.
“Oggi ho toccato con mano che ci si può prendere cura delle persone affette da demenza con amore e gioia. Dopo una mattinata trascorsa con loro torno a casa arricchito e con il cuore pieno di speranza” ha affermato, consolidando il legame tra Fondazione Con il Sud e la realtà catanzarese, che preannuncia nuovi progetti di altissimo valore sociale.
A breve, infatti, sarà presentato a Catanzaro un innovativo progetto sostenuto dalla Fondazione, che prevede la realizzazione del primo albergo in Italia interamente dedicato alle persone con demenza, all’interno di un bene confiscato alla mafia. Un’iniziativa che unisce legalità, inclusione e visione, testimoniando come la rete costruita attorno alla CasaPaese continui a generare semi di futuro.
La struttura di Cicala, frutto del lavoro dell’associazione Ra.Gi. e della sua presidente, ha saputo trasformare l’assenza di fondi pubblici in una leva di libertà progettuale, costruendo dal nulla un modello replicabile e in forte sintonia con le idee che lo stesso Consiglio ha espresso all’inizio del suo mandato alla guida della Fondazione: sostenere iniziative dal basso, valorizzare le reti territoriali e puntare sulla coesione sociale come strumento di sviluppo.
La presenza a Cicala del presidente della Fondazione Con il Sud ha contribuito anche a rompere un pregiudizio annoso che estromette la Calabria dai circuiti dell’innovazione. Al contrario, realtà come CasaPaese dimostrano che proprio in contesti considerati marginali può germogliare il cambiamento più autentico.
“In un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni e nei grandi enti sembra vacillare, la scelta del presidente Consiglio di recarsi personalmente a Cicala rappresenta un messaggio di speranza e vicinanza concreta a noi che lavoriamo ogni giorno per il bene comune. Una testimonianza che, se raccolta e sostenuta, può aprire nuove strade per il welfare di comunità e per un Sud che non chiede assistenza, ma opportunità” ha commentato Sodano, lanciando un messaggio forte: si può cambiare il mondo, anche partendo da un piccolo paese, se si ha il coraggio di credere nelle persone.