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“Catene spezzate. A scuola di rispetto”: i fondi sicurezza per un progetto socio-pedagogico. Belcaro: “Una novità significativa rispetto alle scelte fatte finora”

Il sindaco Nicola Fiorita ha sottoscritto, insieme con il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, l’atto aggiuntivo al Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana afferente al Fondo unico giustizia. Si tratta, più in particolare, di un passaggio propedeutico all’utilizzo del finanziamento di circa 73mila euro ottenuto da Palazzo De Nobili per la realizzazione del progetto “Catene spezzate. A scuola di Rispetto”. Quest’ultimo sfrutta la previsione contenuta nella nota ministeriale dello scorso luglio che, comunicando l’assegnazione del finanziamento, stabiliva che il contributo può essere utilizzato anche per la prevenzione del disagio giovanile, della dispersione scolastica e della devianza minorile, con particolare riferimento al bullismo e al cyber bullismo, alla violenza giovanile e al fenomeno delle baby gang. “Catene spezzate. A scuola di Rispetto” era stato approvato in giunta lo scorso trenta settembre su proposta di Nunzio Belcaro, assessore alla Pubblica Istruzione, che oggi ne parla sottolineando il carattere di novità che il progetto presenta.
“Non è certo la prima volta che il Comune si fa trovare preparato all’appuntamento con questa tipologia di risorse – spiega. Del resto, già dal gennaio 2023 vige tra noi e la prefettura il Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana. Finora, però, avevamo sempre agito con proposte costruite sul versante della deterrenza. In questo caso, ed è questa la novità significativa, abbiamo puntato su aspetti diversi come la prevenzione e la responsabilità, dando al nostro progetto un taglio complessivamente pedagogico. Una scelta – continua Belcaro – coerente con il programma del sindaco Fiorita che, sui temi della sicurezza, ha sempre tenuto insieme la cultura della legalità e del rispetto delle regole con la necessità di rimuovere tutti i fattori, sociali o culturali che siano, che  possono essere fonte di devianze. Non è un caso che l’idea di Catene Spezzate è nata a suo tempo grazie al coinvolgimento dell’assessorato alla Pubblica Istruzione da parte dell’allora assessora alla Sicurezza, Marinella Giordano. Infatti il progetto prevede la gestione congiunta di Polizia Locale e settore Pubblica Istruzione, mentre l’esecuzione sarà affidata a enti del Terzo Settore che saranno selezionati attraverso un avviso pubblico”.
“Catene Spezzate. A scuola di Rispetto”, destinato agli istituti primari e secondari, ha lo scopo di sensibilizzare studenti (specie se a rischio), insegnanti e genitori sui rischi del bullismo e del cyber bullismo; mira inoltre a prevenire episodi di violenza e intimidazione che possono minare la serenità degli spazi educativi e delle comunità locali; punta a promuovere l’uso responsabile delle tecnologie per la sicurezza digitale e la tutela del benessere collettivo; vuole creare un sistema di supporto per le vittime e di monitoraggio per prevenire il radicarsi di comportamenti antisociali.
Per raggiungere tali obiettivi, il progetto prevede workshop per studenti: laboratori interattivi che includono discussioni su temi legati al rispetto delle regole, alla convivenza civile e all’uso responsabile delle tecnologie digitali; formazione per insegnanti: moduli formativi su come prevenire e intervenire su episodi di bullismo e cyber bullismo, con focus sulla gestione dei conflitti in classe; incontri per genitori: sessioni informative sull’uso sicuro dei social media e sull’importanza del controllo parentale per proteggere i figli dalle minacce online; prevenzione di strada e “civic engagement”: attivazione di attività di sensibilizzazione nei quartieri più a rischio mediante una unità di strada munita di apposito automezzo attrezzato con l’obiettivo di promuovere il rispetto delle regole e della convivenza civile.
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