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Picchiata a Soverato perché chiede paga, senatrice Valente: “Esempio di dignità. Ha trasformato in coraggio condizioni di vulnerabilità multiple”

“Solidarieta’ e vicinanza a Beauty, la giovane donna di origine nigeriana che ha saputo trasformare condizioni di vulnerabilita’ multiple, l’essere donna, nera, lavoratrice precaria, madre single, straniera, in coraggio. Il coraggio di raccontare pubblicamente la brutale aggressione subita da parte del proprietario dello stabilimento balneare e ristorante di Soverato, che l’ha colpita con schiaffi e calci in reazione alla sua ferma richiesta di ottenere l’intero compenso che le spettava per le ore effettivamente lavorate, e non solo quello per le ore nominali sul contratto che le aveva versato l’imprenditore”. A dirlo e’ la senatrice Valeria Valente (Pd), presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio. “Nella violenta aggressione – prosegue Valente – si sommano arroganza, razzismo, sessismo, un cocktail di pregiudizi e senso di impunita’ che ha sottovalutato la forza di una persona che pure ha un grande bisogno di lavorare, essendo madre di una bimba di 4 anni, ma non e’ disponibile a consentire che la sua dignita’ sia calpestata”. “Troppo spesso le condizioni di sfruttamento – sostiene ancora Valente – non vengono denunciate per paura di non trovare piu’ lavoro, di perdere il permesso di soggiorno, o per le minacce subite. Lo stesso accade per le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, per questo il gesto di Beauty e’ ancora piu’ significativo”.

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