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L’Italia, un Paese diviso e diseguale tra Nord e Sud: ecco la fotografia del nuovo rapporto Eurispes. Calabria tra le regioni con più alta fascia di esclusione

L’Italia resta un Paese profondamente diviso e diseguale. Questa e’ la fotografia che emerge dal nuovo ‘Indice di Esclusione’ elaborato dall’Eurispes, dove si evidenziano forti disparita’ territoriali tra Nord e Sud.

Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata si collocano nella fascia piu’ alta di esclusione, mentre Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige risultano le aree piu’ inclusive. Restano pero’ marcati squilibri interni, in particolare sul fronte del gender gap e dell’esclusione digitale, che continua a penalizzare anche alcune delle regioni piu’ sviluppate.

L’Indice misura, regione per regione, quanto i diritti costituzionali siano disattesi nella vita quotidiana. Basato su 149 indicatori in sette ambiti, fotografa le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, suddividendo le regioni in quattro fasce di esclusione.

LAVORO – Secondo l’Eurispes, l’esclusione dal diritto al lavoro resta una delle fratture piu’ profonde del Paese. Le posizioni piu’ critiche si registrano in Sicilia, Calabria e Campania. Nel Mezzogiorno pesano fragilita’ strutturali, bassa mobilita’ e scarse opportunita’ qualificate, con effetti particolarmente gravi per giovani e donne. Un dato simbolico e’ la mobilita’ dei laureati: in Basilicata il saldo migratorio e’ del -44,7%, ma resta superiore al -30% in quasi tutte le regioni del Sud, contro il +23% dell’Emilia-Romagna.

ECONOMIA – Anche sul piano economico l’Italia mostra un divario netto. L’Eurispes rileva che le regioni del Mezzogiorno restano le piu’ vulnerabili, mentre Nord-Est e Nord-Ovest registrano le condizioni migliori. Tra i casi piu’ critici spiccano ancora Calabria, Sicilia e Campania, dove il rischio di poverta’ supera il 36%. Situazioni di fragilita’ emergono anche in Liguria e Lazio, dove il reddito medio non basta a compensare le difficolta’ nel sostenere mutui e affitti.

DIRITTI SOCIALI E SERVIZI – L’istituto rileva un forte divario nei diritti sociali, misurato attraverso 19 indicatori su capitale sociale, partecipazione e offerta culturale. Le regioni del Sud sono penalizzate dalla scarsita’ di risorse pubbliche, dalla debole rappresentanza femminile e dalla mancanza di spazi aggregativi. In Calabria oltre il 43% dei cittadini non partecipa ad alcuna attivita’ culturale o di intrattenimento, contro appena il 14,8% in Trentino-Alto Adige. Nel complesso, lo studio evidenzia tre linee di frattura: tra Nord e Sud, tra aree urbane e periferiche e tra territori densamente abitati e zone a bassa popolazione. Anche l’accesso ai servizi essenziali mostra forti disuguaglianze territoriali. Nel Mezzogiorno pesano interruzioni nei servizi idrici ed elettrici, difficolta’ di accesso a pronto soccorso, uffici pubblici e forze dell’ordine, e una scarsa digitalizzazione della PA locale. Il Nord risulta piu’ avanti nei servizi per l’infanzia, con una maggiore disponibilita’ di posti pubblici e tassi di presa in carico piu’ elevati. Secondo l’Eurispes, l’esclusione “non si manifesta tanto nella forma della negazione esplicita di un diritto, quanto nella sua erosione silenziosa con servizi che esistono formalmente ma sono troppo distanti, poco affidabili, mal distribuiti, carenti di personale o tecnologicamente inadeguati”.

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