Il reportage “Jerusalem am Rhein” della tv tedesca ZDF (il seguitissimo secondo canale televisivo nazionale pubblico tedesco; video al link https://youtu.be/jdGSEPodhsM?t=1816), riproposto in questi giorni e girato in collaborazione con 3sat e ZDFneo, diretto da Dietmar Schulz e curato dai redattori Bernhard von Dadelsen e Thomas Janssen, che ha coinvolto tra gli altri storici come il prof. Johannes Heil (già rettore dell’Università di Studi Ebraici di Heidelberg), il dr. Anton Maria Keim (ex sindaco nonché responsabile della cultura e dell’istruzione della città di Magonza), Gerold Bönnen (responsabile dell’Archivio cittadino e del Museo Ebraico di Worms), fa chiarezza sul motivo per cui il primo Commentario al Pentateuco fu stampato a Reggio Calabria su caratteri mobili, per la prima volta, battendo le tecnologicamente avanzatissime comunità ebraiche del Nordreno-Vestfalia. Secondo il documentario la comunità ebraica di Reggio Calabria fu la prima in assoluto perché “nel Nord Europa non era consentito stampare libri religiosi in ebraico mentre nella più liberale Italia Meridionale (allora Regno di Napoli governato da Ferdinando I, della dinastia Aragonese – NDR) sì”. A rendere note le tesi degli storici è Klaus Davi, impegnato da anni per la promozione della cultura ebraica in Calabria.
«A Magonza nel 15esimo secolo Johannes Gensfleisch detto Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili, dedicandosi tra l’atro alla stampa della Bibbia latina. Fu un successo. Presto anche gli studiosi ebrei delle SchUM-Stätten (le città di Magonza, Spira e Worms, allora punto di riferimento culturale dell’ebraismo mondiale – NDR) approfittarono della scoperta di Gutenberg: i loro testi non vennero più scritti a mano ma stampati in grandi quantità. Ciò facilitò la diffusione degli scritti e promosse la coesione della comunità», racconta la voce narrante nel doc di ZDF, con intervento poi del Prof. Johannes Heil: «L’ebraismo ashkenazita nell’Europa Centrale e Orientale ma anche in Nord Italia ha avuto una forte e precoce ricezione della tecnica di stampa dei libri portando anche a un cambiamento dei modelli di linguaggio all’interno della società. La conoscenza non è più appannaggio di una élite ridotta e limitata ma ora ogni individuo ha accesso al mercato dei libri». Poi prosegue il narratore: «Nell’Europa Centrale inizialmente agli Ebrei non era consentito apprendere il nuovo mestiere dello stampatore, che rimaneva riservato ai cristiani. Spesso venivano stampati libri di teologia in diverse lingue, latino, greco, arabo ed ebraico. Il primo libro datato esclusivamente in caratteri ebraici è stato stampato nel 1475 in Italia Meridionale (a Reggio Calabria – NDR) e contiene i Commentarii biblici dello studio Rashi da Worms».
Il documentario verrà presentato presso la sede della stampa estera di Roma nel mese di settembre. Oltre al docufilm della tv tedesca verranno presentati video della seguitissima trasmissione “A l’origine” del canale nazionale francese France 2 sempre sul commentario di Rashi e altri dedicati allo stesso argomento pubblicati dai media israeliani.
Tv tedesca: “Pentateuco stampato in Calabria perché in Italia c’era più libertà per gli ebrei”
Articolo PrecedenteFratoianni in Calabria per salutare le nuove adesioni al partito
Articolo SuccessivoPnrr, il Pd: “Situazione gravissima, la Regione è in ritardo su tutto”
Articoli Correlati