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Calabria Film Commission, Tavernise (M5S) denuncia: “Smantellare sistema Occhiuto”

“Roberto Occhiuto continua a mistificare i fatti e a nascondersi dietro attacchi personali, evitando accuratamente di rispondere nel merito della mia interrogazione sulla Calabria Film Commission”. Lo afferma, in una nota, Davide Tavernise, consigliere regionale del M5S.

“La verita’ – continua – e’ chiara: la trasparenza e’ stata sacrificata sull’altare del clientelismo, con un ente che non pubblica le determine di spesa e che, messo alle strette dalla mia interrogazione, ha provato a rabberciare una soluzione con un link sul sito della Fondazione che rimanda direttamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, che e’ il portale dell’Anac dove ci sono i contratti di tutta Italia. Un trucco per prendere tempo e far finta di rispettare le regole, quando in realta’ si continua a calpestare ogni principio di buona amministrazione. Perche’ anche la Calabria Film Commission, come ogni ente pubblico, ha l’obbligo di pubblicare tutti gli atti prodotti sul proprio sito. Ma si sa, – afferma tavernise – Occhiuto e’ maestro nel cercare di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi, attaccando chi denuncia le sue mancanze. Ma la realta’ e’ che la sua amministrazione e’ un disastro annunciato: mentre la Calabria affonda sotto il peso delle inefficienze e delle clientele, lui si preoccupa solo di proteggere il suo cerchio magico. Il caso della Calabria Film Commission e’ solo uno dei tanti esempi di una gestione opaca e scandalosa”.

Secondo Tavernise “le determine di spesa restano nascoste, le selezioni per nuovi incarichi si svolgono senza alcuna chiarezza e ogni richiesta di trasparenza si scontra con un muro di silenzi e rinvii. Chi gestisce le risorse pubbliche ha il dovere di rendere conto ai cittadini, ma in Calabria le regole valgono solo quando fa comodo a chi comanda. E poi c’e’ Luciano Vigna, il simbolo del potere accentrato nelle mani di pochi fedelissimi. Direttore della Film Commission, capo di Gabinetto della Giunta, commissario straordinario di Arrical: tre ruoli apicali per un solo uomo, messo li’ per garantire il totale controllo su settori strategici. Una gestione padronale che – secondo il consigliere regionale – calpesta ogni logica istituzionale, in perfetta continuita’ con il sistema di potere di Occhiuto. Gia’ anni fa si parlava di conflitto d’interessi, ma oggi la situazione e’ ancora piu’ grave: la Calabria e’ ostaggio di un governo regionale che premia solo i fedeli e ignora i cittadini. Intanto, la Film Commission continua a sfornare determine oscure e a gestire selezioni su misura. Il presidente della commissione esaminatrice? Ovviamente sempre lui, Luciano Vigna. E’ un sistema chiuso, blindato, dove il controllo e’ totale e la trasparenza inesistente. Chi prova a chiedere spiegazioni si scontra con la solita arroganza del potere, che preferisce il silenzio alle risposte. Occhiuto puo’ continuare a mistificare, ma non puo’ nascondere all’infinito la polvere sotto il tappeto. Io continuero’ a denunciare ogni abuso, ogni spreco, ogni inganno. La Calabria – conclude – merita di piu’ di questa amministrazione che ha ridotto la regione a un feudo personale”.

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