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L’assemblea soci approva all’unanimità il bilancio del CSV Calabria Centro

L’assemblea dei soci del CSV di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia “Calabria Centro”, riunita all’hotel Guglielmo di Catanzaro e intervenuta anche online il 18 maggio scorso, ne ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo e consuntivo, dopo aver ascoltato le puntuali relazioni tecniche da parte della presidente del Collegio dei Revisori, Lucia Tiriolo, e del consulente Giuseppe Merante, con il coordinamento del direttore Stefano Morena e di Caterina Iuliano in qualità di presidente dell’assemblea.

Ciò che il CSV ha fatto in questi anni, a fusione ormai consolidata tra i CSV dell’area centrale della Calabria, è stato riassunto dal presidente Guglielmo Merazzi nella sua relazione introduttiva: una lunga relazione, che ha tratto spunto dal netto calo del numero dei volontari (dai 5,5 milioni del 2015 ai 4,6 milioni del 2021), così come riportato di recente dall’Istat. Un numero che riflette la grave crisi sociale che sta attraversando il nostro Paese e la necessità di favorire il ricambio generazionale all’interno degli enti del Terzo Settore, con l’ingresso di giovani volontari motivati.

Dal canto suo, il CSV ha intensificato le iniziative volte a supportare gli ETS nel tenersi al passo con la Riforma del Terzo Settore, e prova ne è la convenzione siglata con la Regione Calabria al fine di favorire l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts). Ma anche le altre convenzioni, sottoscritte con il Forum del Terzo Settore e con l’Università Magna Graecia di Catanzaro, vanno nella direzione di rafforzare le capacità tecniche e professionali dei volontari, al fine di implementare la loro azione a sostegno delle fragilità nei tavoli di co-programmazione con la Pubblica Amministrazione.  Non è un caso, infatti, che il nuovo corso universitario, gestito in maniera congiunta con il CSV, sarà volto a formare, a breve, quindici rappresentanti delle associazioni dell’area centrale della Calabria quali “progettisti del sociale in ambito europeo e esperti in attività di co-progettazione, co-programmazione e amministrazione condivisa”.

Il presidente Merazzi è entrato, poi, ancor più nel dettaglio nel momento in cui ha elencato tutti gli strumenti, materiali e non, di cui il CSV si è avvalso per avviare una fase di innovazione e di maggiore efficacia della sua attività: tra questi, la web radio al servizio di tutte le associazioni che vorranno ricorrervi per comunicare meglio all’esterno; la costituzione di un Centro Studi per la ricerca e l’approfondimento di tematiche afferenti al mondo del Terzo Settore, e la nuova sede del CSV a Catanzaro, intesa anche come “Casa del Volontariato e del Terzo Settore” aperta all’incontro e al dialogo tra le associazioni, che potranno avvalersi di sale attrezzate per la formazione e l’attività di co-working una volta ultimati i lavori di ristrutturazione già avviati.

L’assegnazione della nuova sede, d’altronde, è frutto di un’interlocuzione avviata proficuamente con il Comune nell’ambito del progetto di “Agenda Urbana”, che ha portato anche all’affidamento di altre sedi ad altrettante associazioni. Allo stesso modo, con il supporto alla rete “Insieme per i Malati”, il CSV ha avviato un dialogo con le istituzioni competenti, sulla scorta di denunce e casi di malasanità che hanno avuto cittadini per protagonisti e le stesse associazioni per cassa di risonanza nei confronti dell’opinione pubblica.

Con un forte richiamo all’unità, il presidente Merazzi ha così concluso il suo intervento, auspicando che i processi avviati non subiscano un rallentamento, al fine di portare a quei risultati che sono attesi per il bene di tutti.

Nel corso dei vari interventi, che hanno preceduto la votazione finale, ampio spazio è stato riservato anche al bilancio sociale, redatto e commentato da Filippo Sestito, coordinatore della sede di Crotone e direttore del Centro Studi del CSV. Nelle numerose pagine del bilancio sociale, infatti, si ritrova quanto fatto nell’ultimo anno in ciascuna delle tre sedi e per ciascuna area di intervento, senza trascurare la programmazione delle attività future.

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