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Tecnologia: la svolta del Sol Levante e la nascita di Nintendo e Taito

Per gli appassionati di videogames sono importanti diverse cose come la storia del videogioco, le origini e la sua evoluzione. Lo stesso che potrebbe dirsi per chi segue, come argomento tematico, il mondo del cinema, della narrativa contemporanea o della musica popolare. Durante gli ultimi anni infatti il mondo dei giochi e della videoludica in particolare è diventato sempre più complesso e stratificato, grazie anche alle pubblicazioni di saggi critici capaci di dare dignità e credibilità a un contesto che per numeri, fatturato e dimensioni reali oggi è sempre più attivo e performante. Tuttavia prima di internet e delle modalità di giochi in versione cloud, browser e online, a cui fanno capo anche i casino online, i videogiochi venivano praticati essenzialmente da remoto attraverso console, PC e cabinati in sale giochi di tipo fisico.

Arcade gaming: le innovazioni arrivano dal Giappone

Questa grande rivoluzione tecnologica inizia negli Stati Uniti d’America e in Giappone durante la prima parte degli anni Settanta. Fu proprio nel 1974 che i giapponesi svilupparono un’idea di videogioco completamente diversa da quella presente nel resto del mondo. Anziché fare uso di un sistema che consente di controllare un ammasso di pixel sullo schermo, lasciando al giocatore l’onere di interpretare con fantasia ciò che veniva mostrato, in Giappone viene creato un videogioco che per l’epoca ha uno stile iperrealistico, rispetto agli standard del momento, basato quindi sull’utilizzo di filmati realizzati in live action e controllabili dal giocatore. Nonostante possa essere un elemento poco interessante, bisogna ribadire la differenza tra la videoludica degli anni Settanta Made in Usa e quella che veniva prodotta in Giappone, sotto il profilo delle aziende che contribuiscono a rivoluzionare gli arcade games. In USA sono presenti aziende nate apposta per questo tipo di business e di realtà ludica, mentre in Giappone avviene una evoluzione per quelle aziende che già erano specializzate in ambito di giochi da tavolo, di giocattoli e affini. Si tratta di un dato fondamentale che darà il via al boom creativo e produttivo del decennio in questione.

La Full Motion Video (FMV): di che cosa si tratta

Abbiamo quindi a che fare con una nuova tipologia di prodotto, chiamata Full Motion Video (FMV) si spinge al confine del concetto di videogioco, in quanto non si tratta di un vero e proprio software bensì di un sistema di filmati a bivi che si attiva in maniera elettromeccanica. Il primo gioco in modalità FMV si chiama Wild Gunman, ed è costituito da una serie di filmati in soggettiva di un cowboy che deve sparare a diversi nemici, battendoli sul tempo. Il gioco fa uso di una pistola ottica: il giocatore deve quindi prendere la mira e sparare al momento corretto per fare in modo che il filmato riprodotto con un proiettore in sedici millimetri prosegua con le immagini dell’avversario colpito.

I tempi sono maturi per un’azienda chiamata Nintendo con sede a Kyoto

Una tipologia di gioco, come avrete già inteso, introduce un utilizzo della meccanica completamente inedita e avveniristica per il tempo. Si tratta di una sorta di prova abilità basata su colpo d’occhio, velocità e altre qualità del giocatore che deve sconfiggere la macchina sul tempo per consentire la continuazione del gioco stesso. Nonostante si tratti di un gioco meccanico più che elettronico, questo titolo cambierà il destino della sua azienda produttrice. Si trattava appunto di una nota e storica fabbrica che produceva principalmente carte da gioco, la cui sede era a Kyoto, si chiamava Nintendo.

La grande distanza e le differenze tra i giochi Made in Usa e quelli prodotti in Giappone

Così mentre in Occidente venivano prodotti tendenzialmente giochi sportivi e sparatutto di action, il Giappone durante il 1974-1975 diventa la terra dell’innovazione tecnologica e videoludica. Taito sviluppa infatti l’idea di non rinchiudere l’azione all’interno dello schermo, introducendo il concetto di schermata a scorrimento verticale. Grazie a questa idea nascono i primi giochi di corse automobilistiche come Speed Race, caratterizzate dalla presenza di un veicolo controllato dal giocatore che si muove a destra e a sinistra, mentre il livello scorre sotto di esso producendo continuamente nuovi e imprevisti ostacoli. Un piccolo passo in avanti per l’industria videoludica, ma ancora oggi questi primi giochi costituiscono un modello classico e produttivo con cui relazionarsi e dover fare i conti.

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