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La Tonno Callipo supera Catania 3-1

C’era una volta…un dirigente partito dal basso, come piace a lui, coinvolto da alcuni amici in una piccola squadra di pallavolo. Prima, impegno ridotto con uno sponsor, poi passione ed impegno sono andati aumentando e con essi vittorie e trofei. Una storia diventata epopea lunga oltre trent’anni di quel dirigente diventato presto Presidente, appassionato e competente vista la prolifica avventura fatta di successi al maschile. Ora da due anni il passo verso il femminile, e se il buon giorno si vede dal mattino, due promozioni ed annesse Coppe varie, quell’epopea costruita dal Presidente Pippo Callipo si trasferirà presto al femminile.

Ieri intanto il sigillo ad un primo biennio sensazionale, dopo l’aritmetica della B1 due settimane fa. Il PalaValentia è caloroso, colorato ed imbandierato a festa. Fossa Giallorossa sempre presente e con un eloquente striscione ‘Grazie ragazze’; quindi appassionati di ogni genere, famiglie con bambini a battere le mani ad una Società che dà lustro alla Calabria. A rendere il giusto tributo ad una società che ha fatto sempre della riconosciuta accoglienza oltre che della solidarietà verso il prossimo le sue linee guida, anche il Sindaco Romeo, il presidente del Coni calabrese, Scopelliti ed il presidente della Fipav regionale, Sestito. In 59 partite ufficiali in due stagioni, ben 58 vittorie in bacheca, due promozioni fino alla B1, una Coppa Calabria, una Supercoppa e vice campionesse d’Italia in Coppa Italia. Cosa chiedere di più? Chapeau!

Alla lettura dello starting six l’atmosfera è di quelle da categoria superiore: effetti di luce ad illuminare un roster, quello giallorosso, assoluto protagonista di una stagione che passerà anch’essa alla storia, quindi via alle danze.

CRONACA. Il sestetto di Boschini è quello consolidato: Curti-Bellanca; Macedo-Rizzo; Denise-Cammisa, libero Darretta. Al di là della rete Therqaj (best scorer con 18 punti finali), Poles, Bilardi e a tratti D’Antoni sono ben imbeccate da Amaturo. Inizio in parità tra le due squadre (3-3, 5-5), ma da lì in poi è Vibo a prendere il comando delle operazioni, mantenendo sempre un certo vantaggio. Grazie soprattutto a Denise Vinci (11-6) e Bellanca (13-10), che trovano i giusti varchi in attacco. Al di là della rete però, Catania cerca di restare nel set ed un errore al servizio di Vibo porta sul 16-14. Poco prima (sul 15-13 per Vibo) Boschini opta per il cambio di Darretta con Quarto, che resterà in campo fino alla fine. La squadra di Boschini non si disunisce, supportata da un pubblico caloroso che si fa sentire, così aumenta di nuovo il vantaggio soprattutto a muro con Denise (best scorer delle sue con 14 punti finali) e ancora con Bellanca (19-14). Le giallorosse gestiscono il prosieguo mantenendo a distanza Catania che, soprattutto con Therqaj (22-19) ci crede ancora. Però la vice capolista è anche fallosa e due suoi errori fanno aumentare il gap (23-19), che Vibo è brava a tenere fino alla fine, con gli ultimi due punti di Cammisa e Macedo per il 25-20 finale.

Nel secondo set parte male Vibo, che deve subire la maggiore quadratura di Catania, determinata a pareggiare subito i conti. Nel corso del parziale coach Boschini le prova tutte, con vari ingressi dalla panchina, ma non c’è verso di recuperare.

Dopo il 2-2 iniziale, le ospiti prendono il largo, con vari break a cui Vibo non riesce a frapporsi. Catania accelera: prima un parziale di 5-0 fino al 3-10 (sul 3-7 era entrata Otta per Bellanca) e poco dopo un 6-0 (8-18) consentono alle siciliane di scavare un solco irrecuperabile da parte di Vibo. Sul 7-17, il secondo cambio di Boschini: Milazzo per Cammisa, ma la scintilla non scatta tra le vibonesi. Anche Catania opta per qualche cambio, ma soprattutto al servizio: prima Giorgianni e poi Regina. La spinta arriva soprattutto da Poles e Therqaj. Così si giunge al 12-24 con un’infinità di set-point per Catania, e Vibo è brava ad annullarne ben cinque (il tecnico ospite in questa fase chiama i suoi due time out): oltre a qualche errore ospite, incidono anche Denise e Macedo con due ace. Alla fine chiude il set Bilardi con un primo tempo (17-25) e dunque parità 1-1.

Nel terzo set rientra Bellanca per Otta, e Vibo parte bene (2-0, 4-2). Catania però, sulle ali dell’entusiasmo del set precedente pareggia fino al 5-5. Da qui in poi si ammira la bella Callipo vista durante la stagione, nonostante Therqaj non si faccia pregare per mettere palla a terra. Ben 4 punti in questa fase di recupero, fino al 7-6 di Bilardi (14 punti di cui ben 6 muri). Quindi Vibo inserisce le marce alte, così in sequenza Curti, Rizzo, Cammisa ed un ace di Denise portano a +4 (10-6). Il successivo muro di Curti obbliga il time out ospite. Vibo non molla di un centimetro con Denise scatenata. Sale in cielo il capitano per il 19-14, e Rizzo dal centro fa 20-16. Catania chiama tempo ma Macedo è spettacolare con due palleggi di fila (sì due primi tempi che lei tramuta giocoforza in due palleggi intelligenti), il secondo a fondo campo per il 22-16. D’Antoni non è più carica ed esce, quindi un muro di Macedo ancora e Cammisa (25-16) portano Vibo sul 2-1. Bandiere al vento, rullo di tamburi e applausi per la Tonno Callipo dal PalaValentia che sembra il Maracanà!

Eccoci dunque al quarto set. L’ospite Therqaj (3-4) sembra immarcabile e continua a realizzare da posto-2. Rispondono Macedo che vive una seconda giovinezza (13 punti, 3 muri, 2 ace, top!) a muro (8-5) come in azione veloce (10-6). Qui un attimo di silenzio: il PalaValentia si alza in piedi e applaude l’ingresso in campo, dopo sei mesi e 10 giorni, dell’esperta Geraldina Quiligotti. Emozione nel rivedere la scudettata con Casalmaggiore (2015) di nuovo al centro del campo, rilevare proprio Macedo. Intanto Denise fa bis di punti (12-7) ed un errore ospite costringe coach Maccarone a chiamare tempo (sul 15-8). Poco dopo rientra Macedo per Quiligotti (e di nuovo applausi per lei!) e Vibo continua a guidare il match: 17-10 con Cammisa e 20-12 con un primo tempo di Macedo. Catania si affievolisce: Poles non è concreta e Terqaj, che accusa la stanchezza, è murata da Rizzo per il 23-14. L’adrenalina sale, il pubblico si scalda ancora e tutto in piedi attende il 58° sigillo in due anni. Lo mettono prima Cammisa ed infine un ace del pilastro-capitano Denise Vinci (25-14). Vittoria, l’ennesima! La festa può partire! Squadra a cerchio a saltare di gioia, quindi ad abbracciare il pubblico giallorosso. E’ sempre qui la festa…

INTERVISTA. “Ce l’abbiamo fatta!!!”, urla entusiasta di gioia appena ci vede il tecnico Boschini. Chiudiamo il cerchio, com’è stato consuetudine ormai da due anni ad ogni fine gara, con l’allenatore arrivato dalla lontana bergamasca due anni fa. Un lavoro eccezionale di un bravo tecnico e di una persona dagli alti valori umani: non si raggiungerebbero altrimenti numeri da guiness in due stagioni. Poi spazio alla meritata vetrina per una giocatrice…

Allora Diego Boschini, iniziamo con i complimenti doverosi: 58 vittorie in due anni senza una sconfitta nei relativi campionati, comprese Coppa e Supercoppa calabresi, rimarrai nella storia della Tonno Callipo! “Lo spero – sorride – nel senso che almeno il lavoro che abbiamo fatto posso dire che è servito a qualcosa. A parte il nostro volerlo che è stato molto importante, però ritengo che abbiamo fatto qualcosa che non ha precedenti, o comunque è unico e particolare, molto raro. Averlo fatto in questa società, con questa storia e con tutte le pressioni, perché poi da fuori non si vedono quelle che si devono gestire all’interno, è obiettivamente un qualcosa di indescrivibile.” Dall’estate di due anni fa quando hai ricevuto la chiamata dal ds Defina, ti aspettavi di fare così tanto: due promozioni senza sconfitte? “58 vittorie, una sola sconfitta in Coppa Italia, quasi tutti i trofei vinti: davvero un gran lavoro. Sì sapevamo di avere buone squadre indubbiamente, però come in tutti gli anni ed in tutte le buone squadre che ci sono in tutta Italia, fare qualcosa di questo genere era difficilmente immaginabile.” Riteniamo che in due anni ti abbiamo chiesto tutto, ma devi consentirmi anche questa: l’augurio è che resti, ma in caso contrario cosa diresti a questa piazza? “Beh, posso solo parlare bene di questa piazza di Vibo Valentia! Si merita il meglio, e di arrivare in A1 e lottare contro le migliori squadre d’Europa. Perché è prova recente che nella Final Four di Champions su quattro squadre ben tre erano italiane, per cui andare in A1 significa confrontarsi con le migliori d’Europa. Io credo che questa società abbia tutti i mezzi e le capacità per poterlo fare. Ringrazio ovviamente il presidente Pippo Callipo ed il vice Filippo Maria, insomma davvero tutti quanti, ed auguro sempre di fare di bene in meglio. Ovviamente se dovessi rimanere mi auguro di procedere come in questi due anni.”

Ed eccoci alla protagonista della serata! Il 2 novembre purtroppo Geraldina Quiligotti lo ricorderà suo malgrado: rottura del tendine. Ma dopo 5 giorni era già in sala operatoria, con l’ortopedico Valerio Mastroianni che lo scorso dicembre ci confidò di essere rimasto piacevolmente colpito dalla voglia di tornare in fretta da parte di Geraldina. Aggiunse i canonici 8-9 mesi per rivederla in campo. Geraldina, 31 anni il prossimo ottobre, che già in quelle prime tre gare disputate fino ad allora, dimostrò di saper garantire alla squadra il giusto equilibrio in seconda linea, si è subito rimessa al lavoro, non lesinando energie ed impegno per ritornare presto ed accorciare i tempi. Detto-fatto! Ieri sera nel quarto set, dopo 182 giorni dall’intervento del 7 novembre, Boschini ha chiamato in campo Geraldina al posto di Macedo, e giù applausi per la brava atleta toscana. Un esempio per tutti: di sacrificio, abnegazione, attaccamento alla pallavolo ed anche alla Tonno Callipo che l’ha assistita in tutto. Nella festa giallorossa di fine gara, dopo la foto di rito quale mvp di serata, il suo sorriso sa di liberazione, e quando le chiediamo ‘come si fa dopo 6 mesi a tornare in campo dopo una rottura del tendine’, Geraldina emozionata sussurra… “Eh, come si fa…non si fa, c’hai l’ansia – e sorride -, non c’è una regola. Merito anche delle compagne, sia quelle dentro che fuori oltre a tutto lo staff, appena sono entrata mi hanno fatto sentire a mio agio. Sensazioni? Era strano, sono sincera, veramente strano: mi sono sentita meno – lo ammetto – un pesce fuor d’acqua di quello pensavo, perché in settimana avevo provato qualcosa e mi sentivo proprio spaesata. Invece entrando l’adrenalina mi ha dato forza, non sono riuscita a toccare un pallone ma va bene lo stesso.” Dall’alto della tua esperienza, che gruppo è stato quest’anno? “È stato un anno particolare: impegnativo perché comunque avevamo un obiettivo da raggiungere. Nessuno ha mai messo pressioni però noi lo sapevamo quello che dovevamo fare, e quindi tutti abbiamo remato nella stessa direzione, lavorando perché l’obiettivo di salire venisse raggiunto, e questo è ciò che ci ha unito.” Brava la società a starti sempre accanto in tutto… “Assolutamente sì! La società è stata fantastica con me: mi ha da subito dato la possibilità di scelta se operarmi qui o dove avessi voluto. Ricordo che ero in macchina col ds Defina: dissi loro che gli avevo dato fiducia fin dal febbraio dell’anno scorso e che continuavo a fidarmi di loro al 100% e che non avevo dubbi.” Avresti piacere a restare qui l‘anno prossimo? “Certo che sì – sempre con un sorriso tra le più belle cose della serata – anche perché avevo firmato un biennale e dopo aver conosciuto questa piazza sono ancora più entusiasta.”

Domani altre emozioni e suggestioni anche da parte di Istituzioni di primo piano, civili e sportive, ma anche dell’ex ds De Nicolo arrivato appositamente da Piacenza, perché quando il cuore chiama non si può dire di no…

TONNO CALLIPO VV – VOLLEY VALLEY CT 3-1

(25-20, 17-25, 25-16, 25-14)

TONNO CALLIPO: Curti 6, Bellanca 5, Macedo 13, Rizzo 6, D.Vinci 14, Cammisa 13, Darretta (L), Otta, Quarto (L)., Milazzo 1, Surace, Quiligotti. Ne: M.Vinci, Rustani. All. Boschini

CATANIA: Amaturo 2, Therqaj 18, Richiusa 7, Bilardi 14, Poles 8, D’Antoni 5, Scuderi 2, De Luca (L), Giorgianni, Coco, Regina. Ne: Angilletta (L2). All. Maccarone

Arbitri:

Note: durata set 26’, 24’, 25’, 24’, per un’ora e 39’ totali. Vibo: ace 7, bs 8, muri 9, errori 19; Catania: ace 1, bs 14, muri 11, errori 34. Attacco 29%-27%; Ricezione 61%-44%.

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