Verrebbe da dire…Ivan il terribile… Tra qualche giorno, il 7 aprile per la precisione, compirà appena 17 anni, ma già da un paio sta mostrando di possedere innegabili mezzi tecnici ed atletici. Parliamo del rampante centrale della Tonno Callipo, Ivan Borgesi. Dopo averlo visto spesso in queste 16 gare di campionato, è facile comprendere il perché dell’attenzione che gli avevano riservato squadre blasonate quali Ravenna, Castellana e Diavoli Rosa Milano. Tra l’altro, quest’estate, lo aveva ammesso anche il ds Defina che si trattava di un prospetto interessante, ringraziando la sua società, il Viagrande che, coi genitori del ragazzo, avevano scelto Vibo quale approdo per il loro talento. Ovviamente la strada è ancora lunga: guai fare voli pindarici ed illusori, ma il giovane giallorosso oltre a stoffa mostra di avere anche testa sulle spalle. Ed ai tempi d’oggi è tanta roba! Finora in 16 gare (compresa quella con Siracusa poi ritiratosi) Borgesi ha realizzato 70 punti. Niente male per un sedicenne che vanta già diverse presenze in B col Viagrande, e dunque con ampi margini di miglioramento.
Con lui presentiamo la gara con Gupe, ed allarghiamo il discorso al torneo finora…
Allora Ivan, domenica è arrivata la seconda vittoria esterna dopo tanto tempo: qual è stata la chiave vincente a Bronte?
“Sicuramente l’aver fatto una buona prestazione di squadra, ma soprattutto essere stati uniti pure nei momenti difficili. Questa vittoria fuori casa l’aspettavamo un po’ tutti e finalmente ce l’abbiamo fatta.”
In passato perché così tante difficoltà fuori casa?
“Purtroppo in quelle partite in trasferta non riuscivamo a esprimere lo stesso gioco che facevamo al PalaValentia. Ora spero che con questa affermazione piena, sia iniziato un nuovo percorso anche fuori casa.”
Parliamo un po’ a livello personale: ti stai imponendo a suon di ottime prestazioni. Te l’aspettavi di inserirti così bene in un torneo di livello come la B?
“Ad essere sinceri devo ammettere di no, perché soprattutto si tratta di un campionato tosto come la Serie B, assolutamente nuovo per me così da titolare. Queste prestazioni arrivano grazie al duro lavoro che si fa durante la settimana. Nelle tante partite che ancora mancano alla fine del campionato, cercherò di fare sempre del mio meglio.”
Domenica in un’azione iniziale del tie-break hai messo in fila ben tre muri nella stessa azione, l’ultimo vincente: ma come hai fatto?
“Quell’azione la ricordo ancora, è stata lunghissima: semplicemente basta essere concentrati sulla partita. Certo devo ringraziare anche i compagni che mi fanno posizionare bene a muro. E poi soprattutto sono preziosi i consigli dei miei compagni più esperti, ad iniziare da Francesco Saragó che
gioca nel mio stesso ruolo, oltre alle direttive degli allenatori durante gli allenamenti.”
Sabato arriverà il fanalino di coda Gupe: sarà tutto facile?
“Certo che no. Questa partita non è da sottovalutare, nonostante all’andata abbiamo vinto in casa loro. Sabato saremo avvantaggiati anche dal tornare nel nostro Palazzetto, per cui cercheremo di conquistare questi 3 punti molto importanti per migliorare ancora di più la nostra classifica.”
C’è un giocatore che ammiri e perché?
“Alessandro Michieletto perché è un giocatore molto tecnico e soprattutto giovane. È sicuramente un protagonista del campionato di Serie A e non solo, visto che è anche un pilastro della Nazionale italiana.”
E tu un sogno nel cassetto ce l’hai?
“Certo, quello di arrivare ad alti livelli, magari giocare in Superlega e andare a rappresentare la Nazionale italiana.”
In bocca al lupo!