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Tonno Callipo Volley, Piarulli: “La nostra superiorità si costruisce gara dopo gara”

Un en plein totale per la Tonno Callipo di coach Boschini che finora ha ‘saputo’ soltanto vincere! Sei su sei sono un ragguardevole biglietto da visita per la formazione giallorossa, che sta rispettando in pieno gli obiettivi ambiziosi della vigilia. San Giovanni in Fiore, Catanzaro, Pizzo, Pink Lamezia, Gioia Tauro e Gallina Reggio Calabria hanno opposto poca resistenza a Vinci e compagne, che hanno fatto filotto, sempre con vittorie da 3-0. E sabato (ore 18.00) si torna al PalaValentia, ospite la storica Elio Sozzi Reggio Calabria, fanalino di coda a zero punti. Un match ovviamente da vincere da parte della Tonno Callipo, che non vuole assolutamente distrarsi per continuare in questa marcia che sa di rullo compressore.

Alla vigilia della gara con le reggine abbiamo ascoltato la laterale-opposta Miriana Piarulli, barese di Corato giunta questa stagione dalla Sportilia Volley Bisceglie in B2. Iniziamo proprio da questo percorso netto finora con sei vittorie di fila, e se ci si aspettava questa superiorità… “Senza ombra di dubbio individualmente siamo tutte atlete che valgono molto – spiega Miriana – e questo crea di conseguenza una squadra di livello. La superiorità del nostro roster rispetto ai livelli del campionato si conosceva già da inizio stagione, ma la certezza di essere tecnicamente parlando più forti delle altre squadre è sempre figlia del risultato, che anche se sembra così scontato non lo è mai. Quindi, la superiorità è un fattore che si attesta e si costruisce tecnicamente e mentalmente mattone dopo mattone e partita dopo partita, punto dopo punto. Tutte insieme”.

Sabato scorso sesta vittoria di fila a Reggio Calabria: come sempre tutto bene, salvo qualche pausa (nel secondo set) che sembra fisiologica, senza ovviamente intaccare la vs vittoria?

“Per quanto riguarda la gara contro Reggio non ci sono stati tanti intoppi. Sono certa che le minime sbavature dovute alla lucidità e alla concentrazione andranno gradualmente limate sempre più. Questi sono dettagli che a prescindere dal livello tecnico di una squadra, a mio modo di vedere fanno parte di un percorso di crescita che avremo solo continuando a lavorare come già facciamo in palestra durante la settimana”.

Sabato prossimo si torna in casa contro un altro fanalino di coda, la Sozzi Reggio Calabria: in questo tipo di gare si corre il rischio di sottovalutare l’avversario?

“La sfida di quasi tutte le gare che andremo ad affrontare è proprio questa. Posso assicurarvi che anche con una super squadra nessuno sottovaluta l’avversario e ogni partita si gioca con la stessa grinta, sia contro le prime che contro le ultime. Ovvio che l’aspetto mentale e l’approccio alla gara è fondamentale per essere lucide, concentrate e autoconsapevoli su ciò che il singolo può dare alla squadra, portando a casa sempre l’obiettivo comune: il risultato”.

Nella tua carriera hai giocato in ‘quasi’ tutti i ruoli: ti ha aiutato questa duttilità?

“L’universalità è sempre stata una delle variabili che tecnicamente mi ha contraddistinto e che mi ha dato modo di vedere sul campo prima da palleggiatore, poi da opposto e successivamente da laterale, quali possano essere le esigenze di una squadra nelle differenti situazioni. È sicuramente un’arma a doppio taglio per tutti, bisogna saperla sfruttare correttamente come ha fatto coach Boschini durante i primi match. Questa mia sfaccettatura ha permesso di mixare gli elementi di tutti e tre i ruoli in cui ho giocato fino ad oggi, per renderli quanto più sfruttabili in quello di laterale nel quale mi riconosco di più”.

Sono trascorsi ormai quasi 3 mesi di questa tua prima esperienza lontana dalla Puglia: come ti stai trovando qui e che giudizio dai di questa serie C?

“La Calabria mi ha accolto in un modo super: la professionalità della società, l’accoglienza dei nostri tifosi e la coesione con il gruppo squadra sono degli elementi fondamentali, che mi fanno sentire meno possibile il distacco dalla Puglia. Siamo solo alla sesta giornata del girone d’andata e dare un giudizio in base alle poche gare affrontate non è attendibile. Il giudizio lo lasciamo agli altri, a noi tocca solo continuare a lavorare e dimostrare che siamo qui per un obiettivo comune, divertirci e divertire”.

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