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Siglato passaggio proprietà palazzo Giffone al comune di Tropea, il sindaco Macrì: “Messaggio nazionale su tutela beni culturali”

“Quella scritta nella giornata di ieri rappresenta una pagina che non abbiamo remore a definire epocale, non solo per la nostra comunità, per il buon governo locale della bellezza e del patrimonio storico-artistico pubblico. Con la sottoscrizione, infatti, dell’atto che sancisce il passaggio definitivo della proprietà di Palazzo Giffone al Comune da parte Cdp Real Asset Sgr, il polo dedicato alle attività di fund e asset management nel settore immobiliare e infrastrutturale del Gruppo Cassa depositi e prestiti, Tropea contribuisce a lanciare un messaggio valoriale e di consapevolezza, di portata nazionale, sull’esigenza, sui contenuti e sulle stesse modalità di salvaguardia dei beni comuni di alto prestigio e importanza storica”.

È quanto dichiara il sindaco Giovanni Macrì ribadendo, è scritto in una nota, la valenza extra comunale di un’iniziativa “che, per gli sviluppi che essa è destinata a produrre, potrà essere mutuata come ulteriore buona pratica amministrativa ed ancora una volta proveniente dalla Calabria e dal mezzogiorno d’Italia”. Alla cerimonia, ospitata nella sede di rappresentanza istituzionale del Palazzo dell’Antico Sedile, erano presenti il primo cittadino, l’architetto Chiara Sparacca per Cdp Sgr e il notaio Sabrina Marino. “Così come non si nasce e non si resta destinazione turistica limitandosi a contemplare il patrimonio naturalistico e paesaggistico ereditato ed eventualmente tutelato sui territori – prosegue il sindaco – allo stesso modo non bastano riconoscimenti ufficiali o la sussistenza sul perimetro comunale di emergenze ed insediamenti storici di maggiore o minore prestigio per essere, per davvero, borghi culturali attrattivi e capaci di produrre qualità e benessere per residenti ed ospiti. A fare la differenza resta la capacità di governo locale nel programmare e mettere in atto, con determinazione strategica e chiarezza di obiettivi, tanto le politiche culturali come quelle per i turismi.

Con questa consapevolezza la definitiva acquisizione al patrimonio comunale di questo importante Palazzo, che da ieri si chiama ufficialmente Giffone, rappresenta anzitutto il completamento di tutti i traguardi posti nel patto e programma politico-elettorale sottoscritto oltre cinque anni fa con la cittadinanza”. “Quest’ultimo risultato portato a termine – afferma Macrì – è stato probabilmente quello più complesso e lungo che ci ha visti impegnati sin dal nostro insediamento. Oggi possiamo ammettere che non è stato affatto facile conseguire questo risultato per la crescita e lo sviluppo del Principato. Quel bene, rimasto per quasi un secolo in stato di abbandono o di degrado e di inutilizzo, andava sottratto ad un destino che non solo non era il suo originario ma che non avrebbe mai potuto conciliarsi con l’evoluzione culturale, turistica ed economica esponenziale costruita insieme in questi anni e che ha spiegato anche la diversa strategia di rilevamento e di riqualificazione del Palazzo adottata negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale.

In questa occasione non possiamo non ringraziare il presidente della quinta commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori per la sensibilità e disponibilità ancora una volta dimostrate rispetto a questa esigenza ed a questo ambizioso progetto di Tropea, contribuendo non poco a far sbrogliare una situazione che si era incancrenita e che rischiava di non andare in porto, a danno dello stesso bene”. “È stata quindi, quella di ieri – conclude il sindaco di Tropea – una firma ed un fatto storico che diventano se possibile ancora più belli se si considera la decisione ormai certa della Regione Calabria, in attesa solo di essere formalizzata nei prossimi giorni, di destinare i primi 6 milioni di euro circa per avviare la riqualificazione di Palazzo Giffoni la cui gestione dovrà essere necessariamente affidata dal Comune ad enti o fondazioni in grado di far diventare quel bene, insieme alla stessa Regione Calabria, un formidabile strumento di sviluppo di Tropea e di tutta la Costa degli Dei”.

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