Il grande mito di Ulisse ritorna a vivere in Calabria, la mitica Terra dei Feaci e delle più note avventure di Ulisse, in tutto il suo antico splendore. Ha aperto i battenti nello storico Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia l’Odissea Museum, rassegna museale itinerante e permanente, prima e unica nel suo genere, dedicata ai segreti di Ulisse tra Magna Graecia e Trinacria. L’evento è stato promosso dalla Rete Museale Regionale, con la direzione artistica di Sergio Basile, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia, città ”Porta della Costa degli Dei” e già Capitale Italiana del Libro 2021. All’inaugurazione è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che nel presentare dello spot “Calabria…Casa tua”, ha evidenziato l’importanza di iniziative, come quella dell’Odissea Museum, che contribuiscono a promuovere l’immagine della regione, ribaltando la tradizionale narrazione e rilanciando lo spirito di accoglienza e la cultura dell’ospitalità dei calabresi. All’apertura di Odissea Museum hanno partecipato anche il vicesindaco di Vivo Valentia, Pasquale Scalamogna, e l’assessore alla Cultura, Antonella Tripodi, che hanno portato i saluti anche del primo cittadino Maria Limardo, sottolineando il valore di un’iniziativa che arricchisce l’offerta culturale della città, valorizzando un contenitore di grande fascino come Palazzo Gagliardi e richiamando anche la partecipazione di migliaia di studenti da tutta la regione.
L’Odissea Museum propone, in circa mille metri di esposizione, un percorso artistico-museale esplicativo completo su tutti i personaggi del poema e sui luoghi più significativi della regione Calabria, della Sicilia e non solo, descritti in oltre 60 pannelli. “Nell’opera omerica, fin dai tempi più remoti – racconta il direttore artistico Sergio Basile – mistero e mito s’intrecciano mirabilmente con i costumi, le credenze e la storia dei gloriosi popoli che abitarono il Mediterraneo, specchio d’acqua che per millenni fu il vero cuore pulsante del mondo. L’Odissea Museum a Vibo Valentia ha lo scopo di rinsaldare e rivalutare le origini più nobili della Magna Graecia in chiave omerica, riscoprendone i miti che vedono proprio in Vibo, importante area archeologica magnogreca e porta naturale alla ‘Costa degli Dei’.
Tra le opere esposte più significative trovano spazio le copie originali del Laocoonte dei Musei Vaticani, oltre due metri di altezza, tra le statue più famose della storia, nonché il modello di riferimento essenziale per gli artisti rinascimentali e per il Barocco, la cui realizzazione è stata affidata all’Accademia di Belle Arti di Carrara, con il contributo del docente Franco Cimino, dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e grazie al sostegno di Edison, partner dell’Odissea Museum. Fondamentali il sostegno anche del Gruppo Caffo – Amaro del Capo – e la partecipazione della BCC di San Calogero e Maierato, di F.L.A.G. dello Stretto, della Pro Loco di Vibo Valentia e di diversi istituti scolastici regionali, tra i quali l’ISS Morelli-Colao di Vibo Valentia e il Chimirri di Catanzaro.
Tra le opere di riferimento dell’evento museale trovano spazio anche prestigiosi vasi in terracotta dei maestri Rosella Costa, Claudio Panaia, Beatrice Russomanno, Roberto Paolini e Agostino Caracciolo, dedicati soprattutto al mito di Troia e alle vicende di Odisseo, due cavalli di legno e bronzo del Settecento, nonché un grande cavallo in acciaio (Petrus) realizzato dal maestro Nuccio Loreti. Davvero originali e monumentali i protogonei di Mimmo Carteri e l’installazione Humanitas, dedicata all’Ade e al mito di Persefone. È presente all’Odissea Museum, in via esclusiva, anche la collezione unica del Maestro Orafo Michele Affidato, dedicata all’antica oreficeria nella Magna Graecia. A Vibo Valentia si possono ammirare anche le riproduzioni dei più grandi capolavori dell’arte pittorica internazionale di tutti i tempi – dedicati al mito di Ulisse e conservati nei più famosi musei del mondo, dal Louvre a Palazzo Farnese – a cura dei maestri della Scuola Francese, nonché dei pittori calabresi Nuccio Schepis, Angelo Di Lieto, Paolo Pancari Doria, Mastrofra, Beniamino Giannini, Agostino Caracciolo e Raffaele Fama’.