“Ha più valore, un milione di volte, la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra” - Ernesto “Che” Guevara
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaPresso i ruderi del Monastero di San Filippo d'Iriti Pellaro (RC) incontro...

Presso i ruderi del Monastero di San Filippo d’Iriti Pellaro (RC) incontro culturale ed interreligioso con la piantumazione di un ulivo per la pace

Ieri 21 Agosto presso i ruderi del Monastero San Filippo d’Iriti a Pellaro (R.C.) si è svolta una importante cerimonia di piantumazione di un albero di Ulivo in segno di Pace promossa dall’Associazione Jamu, rappresentata dal suo segretario Giuseppe Laganà ed alla presenza di numerose personalità come il Diacono Mario Casile Direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo ed il Dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria, Don Yves Pascal Nyemb Parroco della Parrocchia Santa Maria del Lume di Pellaro( R.C.) il Prof. Domenico Minuto storico italiano e cittadino onorario di Gallicianò e di San Lorenzo e l’Avv. Eliana Carbone Opinionista Culturale Reggina e con la partecipazione di un certo numero di persone provenienti da diversi luoghi. Era inoltre presente la Prof.ssa Francesca Martorano dell’Università Mediterranea della Calabria e Vicepresidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. L’Avv. Eliana Carbone ha detto che il suo viaggio tra fede, natura, lingua grecanica è iniziato a Seminara e continuato a Gallicianò, chiesa di San Paolo dei Greci a Reggio Calabria, Stilo, Gerace e non poteva mancare la sua presenza sulle rovine del Monastero d’Iriti risalente all’XI sec. e fondato da monaci basiliani, come si dedurrebbe dai testi antichi pervenutici, per partecipare a questo importante evento. L’Avv. Eliana Carbone ha raccolto quindi le testimonianze di alcune personalità intervenute sul posto interloquendo con loro. Il Diacono Mario Casile che ha quindi detto: “Venire in questo luogo, in questo Monastero davanti a questo albero d’ulivo ci richiama al nostro compito di cristiani e di uomini di buona volontà, promuovendo la pace tra di noi, tra cristiani, tra persone di diverse religioni perché l’Umanità è fatta per essere celeste e noi attraverso questi segni della pace e della riconciliazione vi possiamo approdare da soli con l’aiuto di Dio e in questo regno di Pace“. Invece il Parroco don Pascal ha voluto evidenziare come parlare di Pace oggi è molto importante e che tutte le persone dovrebbero adoperarsi per essere operatori di Pace perché ognuno di noi si dovrebbe impegnare per costruire qualcosa di bello e di buono e ha precisato inoltre che l’Ulivo gli fa sempre ricordare quel ramoscello di ulivo che la colomba portò, dopo il Diluvio universale, a Noè come segno di pace e della fine dei conflittiIl Professore Minuto ha invece riferito che questo luogo, il Monastero San Filippo d’Iriti è fondamentalmente un luogo di grazia perché sente che i suoi ruderi pregano e pregano nel silenzio e quindi qui avverte che la sua anima si arricchisce e questa è per lui la realtà più profonda. Giuseppe Laganà ha invece spiegato che il gesto, concreto e nello stesso tempo simbolico, della piantumazione dell’ulivo è indirizzato ad esprimere il contributo che ciascuno di noi come persona, come comunità, può dare alla costruzione della Pace e San Filippo d’Agira era un uomo di pace. “Per cui- ha continuato Giuseppe Laganà, rifarci a queste radici per noi è un valore importante per il presente e per il futuro“. L’Avv. Eliana Carbone ha concluso: “Tra queste pietre ancora venerande ci sono stati- su richiesta del Prof. Minuto- due minuti di grande silenzio in ricordo di tutti i Monaci e Santi Italo -Greci che hanno abitato ed hanno dato linfa alla Calabria con il silenzio, con la preghiera e con l’amore per il Creato“.

Articoli Correlati