“Questi dati sono preoccupanti serve lavorare con maggiore attenzione sulla prevenzione del fenomeno discriminatorio” commenta così Michela Calabrò presidente di Arcigay Reggio Calabria e coordinatrice del Centro antidiscriminazione lgbt Calabria “i report internazionali diffusi in occasione del 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la trans fobia evidenziano una situazione allarmante”
Secondo la rainbow map di Ilga Europe il primo dei due report diffusi, l’Italia perde in un anno due posizioni e si trova ora al 36esimo posto su 48 Paesi monitorati.
Il secondo report arriva dal sondaggio svolto dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (FRA) in 30 Paesi
L’Agenzia europea ci dice che in Italia ancora oggi il 53% delle persone omosessuali ha paura a tenersi mano nella mano con il proprio partner nei luoghi pubblici, il 38% racconta di aver subito almeno un episodio di discriminazione, il 18% di aver subito tentativi di pratiche di “conversione”, cioè qualcuno che cercava di “curarlo” dall’omosessualità. Non solo: l’agenzia ci dice che in Italia aumenta il numero di student* LGBTQI+ che dichiarano di aver subito atti di bullismo, scherno o discriminazione a scuola, erano il 43% nel 2019, oggi sono il 68%. Ecco perché il 51% de* student* LGBTQI+ dichiara di avere paura e tiene nascosto il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere nelle aule scolastiche.
Questi due rapporti ci raccontano – conclude Michela Calabrò – una situazione complessa, ecco perché come associazione ribadiamo l’urgenza di lavorare sulla prevenzione e sul contrasto ad ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e identità di genere.