“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaReggio Calabria, da oggi al 12 aprile 2024 opening collettiva "Echi e...

Reggio Calabria, da oggi al 12 aprile 2024 opening collettiva “Echi e Delay” del Festival Magica Mistica Musica

Sottogiudecca, il nuovo spazio interamente dedicato al contemporaneo a Reggio Calabria, presenta la collettiva “Echi e Delay” con opere di Luca Granato, Doc MùrdaKa, Luigi Scopelliti e TRICE.
Una retrospettiva della prima edizione del Magica Mistica Musica – festival indipendente di musica, editoria e arte contemporanea, tenutosi il 13 e 14 agosto 2023 alla Massaria du Sonu – San Pantaleone (RC) – che accompagna l’uscita della pubblicazione “La Mistica del Ritorno”, preziosa raccolta poetico-visiva autoprodotta in tiratura limitata, che sarà presentata in anteprima venerdì 29 marzo dalle ore 18.00, con letture di Tommaso Maria Simone Laganà (founder Ma.Mi.Mu.) e sonorizzazione live di TRICE.
“Nel fuoco di agosto ci siamo dati appuntamento sotto l’ombroso ulivo, tra le valli del mito, per ricordare a noi stessi cosa vuol dire amare. In questo amore antico, per la terra riarsa, il frutto maturo, l’incontro sincero, abbiamo aspettato il crepuscolo per replicare rituali dimenticati. Tutta la notte abbiamo ballato sotto la pioggia delle Perseidi mentre il fuoco dell’Etna schiariva l’orizzonte; l’alba ci sorprese ancora contenti.”
Tratto da ‘La Mistica del Ritorno’, 2024
“Echi e Delay” interpreta il tema del ritorno, inteso come opportunità di rilettura e riscrittura di sé. La scorsa estate, Sottogiudecca cura la direzione artistica delle installazioni e opere del Ma.Mi.Mu. ed evade dal suo underground brutalista, alla volta di una terra brulla e solitaria dalla mancata vocazione agreste. Un luogo fortemente evocativo, capace di amplificare la sua attitudine a sconfinare oltre il limite geografico, per istituire uno spazio critico d’azione. Su di un fianco della Calabria Grecanica si forma così una ‘Zona Autonoma Temporanea’, in cui si intrecciano diversi linguaggi del sentire contemporaneo con una proposta progettuale aperta e multidisciplinare. Da qui si sviluppa un itinerario emozionale che si riconnette alla resilienza del luogo e ridisegna il rapporto tra Uomo e Natura, attraverso lo sguardo dell’Arte. Dall’alba al tramonto e fino a notte fonda, le opere sono immerse in un flusso audio-visivo costantemente connesso ai ritmi della natura, in una relazione ciclica e rigenerativa.
La riflessione sulla catastrofe ambientale causata dai poderosi incendi che anche quest’estate hanno impunemente afflitto la Calabria, è al centro dell’installazione ‘Prometeo Scatenato’ di Luigi Scopelliti e TRICE, composta da un gruppo di sculture polimateriche in legno, marmo, pietra, rami, che entrano in relazione con una traccia audio potente ed evocativa. Qui l’uomo si rivela in tutta la sua scellerata potenza e l’etica della responsabilità è tradita ancora una volta da una società cieca e inaridita: “cerco riparo nell’ombra che non c’è più, solo cenere e tronchi neri e nudi”.
Gli effetti simbolici di questa devastazione sono parte del ciclo ‘Quanto di noi rimase’ di Luca Granato, in cui tessuti d’uso domestico, come corredi di lenzuola, federe e tovaglie, propri di un quotidiano intimo e familiare, subiscono un processo di combustione indiretta, attraverso il contatto con scorie incandescenti di saldatura. Questi stracci bruciati, issati su tralicci metallici come bandiere consunte e lacerate dal tempo, diventano sudari del ricordo, ostensioni di una ritualità arcaica in cui riaffiora una poetica dell’attraversamento (vita/morte) universalmente condivisa.
I grandi dipinti della serie ‘Anime S-Tese’ di Doc Mùrdaka – esposti per la prima volta all’ Arengario di Milano nel 1995 – sono gli arcani di questa processione spirituale alla riscoperta dell’Io. Entità che si manifestano su supporti di cartone da riciclo, scontornati da lampi di luce amica, che come lava nel suo raffreddarsi, assume forme diverse per poi infine fissarsi con carta, gesso, plastica, vernice. Luce condensata dell’anima che attraverso il tempo oscuro della nostra mente, diviene altro da sé.
La mostra a ingresso gratuito, realizzata con il progetto grafico di Giulia Toma e testi critici a cura di Marta Toma, sarà visitabile fino a venerdì 12 aprile 2024 (LUN 16-20; MAR-SAB 09-13/16- 20) negli spazi al -1FLOOR di Via Giudecca 23 a Reggio Calabria.

Articoli Correlati