Il libro di Antonino Ballarati, “Così ho sedotto Roma: amori, vizi e perversioni di Messalina” edito dalla Iuppiter di Napoli, viene riproposto a Castrovillari il 9 maggio, alle ore 18, nel salone del Circolo Cittadino, in occasione del Festival ricorrente dei lettori.
Con l’autore, dialogheranno il Sindaco Domenico Lo Polito, il professore Franco Blaiotta, la presidente dell’Accademia Pollineana, Minella Bloise, la dottoressa Amalia Di mare ed il vice presidente dell’Accademia, Pasquale Pandolfi.
170 pagine, con la prefazione del giornalista Aldo De Francesco, che si fanno leggere tutte d’un fiato, per conoscere Messalina ed altri personaggi, intrisi di passione, istintività e cinismo, in una corte imperiale segnata da vizi e degenerazioni, accecata dal potere, corrotta e già in “avanzato stato di degrado” perché chiusa dal peso della sua maestosità e colpita da intrighi e congiure.
Un libro che scava nella vita della giovane donna: la bella e affascinante imperatrice Messalina, moglie sedicenne dell’imperatore Claudio, la quale esordì sulla scena romana, con le sue ambizioni, dal 41 al 48 dopo Cristo.
Gli storici greci e romani la dipinsero molto crudele e dalle mille risorse, come la descrive, nel libro, Ballarati, dipingendola anche come una persona maledettamente sola e, quasi paradossalmente, alla disperata ricerca di se stessa e di quell’umano che l’apparteneva e la faceva palpitare.
La riduzione narrativa trasmette avvenimenti storici per far capire e far conoscere il Tempo in cui si svolsero le vicende, non tanto semplici, per “quella” Roma ambita, ma già in declino.
Sta proprio in questo la chiave di lettura dell’opera di Antonino Ballarati, scrittore meridionale per passione, studioso ed amante del mondo omerico e dei protagonisti del mito e della storia, già noto alla stampa nazionale per aver saputo avvicinare alla lettura tanti giovani e per aver cercato di far comprendere che il passato e le vicende storiche sono importanti per spigarsi evoluzioni e successioni di avvenimenti.
Dunque un lavoro che, senza nulla togliere a tante opere d’illustri studiosi, desidera entrare nelle questioni private di un personaggio per osservare tanto altro.
Il tramite è una donna forte e fragile insieme, ma sicuramente insoddisfatta e connotata da contraddizioni che la rappresentano anche come profondamente triste nonostante la fama che la precedeva.