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Concluso da Verduci Arte il ciclo espositivo con opere di Mimmo Rotella. Si riparte con Del Donno “Tracce della Parola” venerdì 9 Maggio

La galleria Verduci Arte di Catanzaro conclude il ciclo espositivo dedicato alla collettiva, che ha visto protagoniste opere di artisti nazionali e locali — tra cui Mimmo Rotella, Enzo
Toraldo, Francesco Toraldo, Andrea Cefaly, Pino Pingitore Mista Mark — per annunciare con entusiasmo l’apertura della nuova mostra “Tracce della Parola”, dedicata all’opera e alla ricerca dell’artista Antonio Del Donno. Suggestivi gli spazi della galleria situata all’interno di uno storico palazzo seicentesco, un tempo monastero, che torna ad accogliere la riflessione e il silenzio attraverso l’arte. Dopo l’esposizione quindi di opere di artisti del calibro di Rotella, prosegue l’attività culturale portata avanti dalla galleria nel cuore del capoluogo calabrese, Catanzaro, che ha dato i natali a grandi artisti. E molto presto la Provincia presieduta da Mario Amedeo Mormile, proprio per ricordarne uno dei più grandi, di fama planetaria, nel corso di un prestigioso evento pubblico scoprirà, al Parco della Biodiversità Mediterranea che è Parco Internazionale della Scultura, un busto di Mimmo Rotella dello scultore Luigi Verrino. Sotto la scultura una targa: “Opera bronzea in onore dell’artista poliedrico Mimmo Rotella realizzata da Luigi Verrino che con grande maestria ha saputo coglierne l’insieme dei tratti somatici, e lo spirito, omaggiando la Provincia di Catanzaro della sua arte”. Firmato: Il Presidente Amedeo Mormile. Nell’annunciare la scopertura di altre opere mirabili di Luigi Verrino, come quella di Giuditta Levato  a Sellia Marina, o la Madonna di Porto Salvo che verrà collocata al porto di Catanzaro, o le tre sculture della Piazza dell’Emigrante a Zagarise (paese natale di Verrino, peraltro imprenditore di successo) la  Presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, per voce di  Luigi Stanizzi, ha sottolineato l’enorme rilevanza che riveste per il nostro territorio e per l’intera Calabria la presenza di un artista del calibro di Luigi Verrino, scultore, pittore, collezionista, prezioso attrattore di turismo culturale.
Ora, conclusa la collettiva alla galleria Verduci Arte, che ha visto esposte fra le altre un’opera di Mimmo Rotella, un decollage dedicato a Marilyn Monroe;  “Tracce della Parola” inaugura un percorso espositivo centrato sul segno, sulla memoria e sulla spiritualità del linguaggio, in un dialogo profondo con l’identità del luogo.  Una mostra personale dedicata all’artista Antonio Del Donno, importante pittore e scultore beneventano (Benevento, 27 novembre 1927 – Benevento, 19 novembre 2020), che si terrà dal 9 maggio 2025 presso la galleria di Catanzaro.
<<La mostra – precisa una nota – presenterà una selezione di significative opere su tela dell’artista e una preziosa scultura lignea della serie dei “Vangeli”, lavori emblematici dell’approccio innovativo e della ricerca materica che hanno contraddistinto il percorso artistico di Del Donno. Riconosciuto tra i più importanti artisti italiani contemporanei, Antonio Del Donno ha saputo unire pittura gestuale e oggetti recuperati, ricercando sempre un approfondimento simbolico delle immagini e una sintesi espressiva di grande forza comunicativa. Antonio Del Donno, nato a Benevento nel 1927, ha frequentato l’istituto tecnico per geometri manifestando fin da subito un forte interesse per il disegno tecnico architettonico e l’estetica della geometria. Successivamente si è trasferito a Napoli, dove ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti, ottenendo in seguito la cattedra di Educazione Artistica. Nel decennio tra il 1960 e il 1970, insieme all’amico Mimmo Paladino (le cui opere sono presenti anche a Catanzaro), ha frequentato quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli, entrando in contatto con i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea. Determinante è stata per lui la scoperta, alla
Biennale di Venezia del 1964, delle opere di Robert Rauschenberg. Artista dalla carriera
internazionale, le sue opere sono esposte in importanti musei come il MoMA di New
York, i Musei Vaticani, la National Gallery di Atene, il Museu de Arte Moderna
di Rio de Janeiro e l’Hara Museum of Contemporary Art di Tokyo. Nel 2018 è
stato definito dalla RAI tra i 100 artisti più importanti al mondo, mentre nel 2019 è stato insignito della distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.
Tra le opere più significative di Del Donno, protagonista di questa mostra, vi è un prezioso esemplare dei suoi celebri “Vangeli”,
nati nel 1972. Si tratta di sculture realizzate con tavole di legno recuperate, sapientemente assemblate con cerniere in ferro, che riportano con caratteri stampati a fuoco versetti tratti dalle Sacre Scritture. Queste opere, cariche di simbolismo e caratterizzate da una
forte spiritualità, rappresentano una delle fasi più interessanti del percorso artistico di Del Donno. L’artista manipola il legno e il ferro come un artigiano, imprimendo sul materiale povero la sacralità del testo biblico, creando un potente connubio tra fisicità della materia e profondità del messaggio. I “Vangeli” hanno riscosso grande interesse da parte di istituzioni religiose e collezionisti privati. Alcune di queste opere sono state acquisite dal Fondo Assistenza Sanitaria della Città del Vaticano e dalla Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, a riprova della loro rilevanza culturale e spirituale. “Cerco sempre una sintesi con pochi gesti. I Vangeli rispecchiano in pieno questa mia ricerca, combinando la forza delle parole con
una forma artistica semplice, ma innovativa.”
La produzione artistica di Antonio Del Donno è stata influenzata da maestri come Rauschemberg, Tapies, Vedova, Schifano e Warhol, dai quali ha sviluppato un linguaggio pittorico contemporaneo e personale, lontano dall’accademismo e dalla retorica. La sua arte unisce pittura gestuale con oggetti recuperati, in una continua ricerca di approfondimento simbolico delle immagini. Oltre ai “Vangeli”, la sua produzione comprende i “Contenitori di luce”, le “Tagliole” e lavori che, richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità della società contemporanea. La filosofia dell’artista è ben percepibile osservando l’intero corpus delle sue opere: la predilezione per materiali poveri e di recupero, la sperimentazione tecnica, l’uso simbolico della scrittura e una profonda riflessione sulla condizione umana e sulla spiritualità>>. La  Galleria Verduci Arte è ubicata in via dell’Arcivescovado 18 Catanzaro, la mostra resterà aperta dal 9 Maggio al 14 Giugno 2025. Orari di apertura dal lunedì al sabato, 9:00-13:00 / 16:30-20:00, Ingresso Libero. La
mostra rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e appassionati d’arte, per ammirare e acquisire opere di uno dei più significativi artisti italiani del secondo Novecento. L’inaugurazione della mostra è fissata per venerdì 9 Maggio 2025 alle ore 18.

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