“Rimettere o mettere in modo deciso la persona al centro credo sia la scelta che ripaghi, che cerchi il bene comune e cerchi in quello di realizzarsi anche in tutte le proprie potenzialità. Se volessimo citare Papa Francesco, ci avvertiva che questo è un cambiamento d’epoca e non un’epoca solo di qualche cambiamento”. A dirlo l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago al forum Global South Innovation di Endopan.
“È una sfida – ha aggiunto – che chiede anche coraggio. Il coraggio di lasciare quello che si è sempre fatto e di abbracciare anche con decisione una cosa del genere però sicuramente ripagante. Una realtà come quella di questo convegno, ci viene a dire mettendo insieme tante belle menti, tanti contributi di assoluto valore, che la cosa è possibile che non è soltanto una chimera, un bel pensiero un pensiero quasi un po’ pio ma assolutamente concreto, di quella concretezza di cui, da credente, devo dire è pieno il Vangelo che ci insegna a realizzarla quotidianamente”.
Per colmare i divari che ancora esistono tra nord e sud del Paese, mons. Maniago, ha detto che “intanto bisogna mettersi in cammino, tutti, nessuno escluso, lasciando da parte ogni tipo di lamentazione che forse troppo ha condizionato anche la vita della Calabria, per esempio. E al contrario, cominciare a guardare alla ricchezza di questa regione che non è soltanto ambientale o umana, ma è fatta di storia, di cultura che troppo spesso viene tenuta da parte come se non fosse sufficientemente un motore produttivo, o sufficiente a spingere anche verso nuovi modelli di sviluppo. Occorre guardare alla civiltà di questa terra, che storicamente è nata dal confronto e dall’incontro di tante civiltà, da un’apertura verso il mondo che l’ha arricchita moltissimo. Da qui bisogna ripartire, guardando in avanti e cercando così di superare anche quelle che sono le limitazioni, i condizionamenti dell’oggi. Condizionamenti che sono evidenti, però bisogna trovare la via d’uscita, radicati bene nella cultura ma protesi con coraggio verso il futuro”.