“L’iniziativa – spiegano i promotori – non vuole essere una celebrazione, bensì una sollecitazione rivolta al mondo della scuola a ripercorrere il lavoro dello scrittore, uno tra i più celebri tra quelli italiani del secondo novecento, cogliendo, solo alcuni dei riferimenti scientifici presenti nei suoi scritti. Il tema trattato, in un confronto tra letterati e scienziati, ripropone l’idea centrale dell’opera di Italo Calvino: una letteratura intesa come azione conoscitiva, capace di fare da ponte connettivo tra i vari saperi unificati sotto il comune modello del descrivere, di una “filosofia naturale” legata alla vita e all’esperienza in cui le teorie scientifiche sono una possibilità narrativa, preziose alleate per andare oltre la letteratura. Per Calvino, gli anni ’60 sono l’inizio di una nuova era a causa del travolgente sviluppo tecnologico e scientifico e quindi anche la letteratura, eco della società, deve sapere rinnovarsi. La preoccupazione sottesa è che, nello sviluppo della cultura, la letteratura rimanga indietro e che solo la scienza divenga il sapere trainante”.
Quanto programmato all’interno della Scuola estiva per docenti è in linea con il profilo culturale previsto dalle indicazioni nazionali che suggeriscono, tra l’altro, lo studio delle discipline scientifiche in una prospettiva sistematica, storica e critica ed auspicano la multidisciplinarietà come esigenza del superamento di un sapere ancorato alla specificità di una singola disciplina.
L’iniziativa formativa è organizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione, dalla Società Astronomica Italiana, nell’ambito del Protocollo d’intesa MIM/SAIt, in sinergia con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il bando per la partecipazione pubblicato lo scorso 20 Maggio ha già esaurito in poche ore i posti disponibili in presenza. A fronte delle numerose richieste pervenute, negli ultimi giorni è stata pubblicata sulla piattaforma SOFIA la possibilità di iscriversi all’edizione in remoto. Circostanza che determina un motivo d’orgoglio per gli organizzatori, certamente indicativa della bontà delle iniziative formative proposte come Città Metropolitana e Società Astronomica Italiana in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.