“È inaccettabile che al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria si sia dato vita a una procedura di mobilità volontaria per il reclutamento di n. 6 Collaboratori Amministrativi priva di trasparenza, come già denunciato dal sindacato NurSind” – dichiara il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca.
“L’avviso dell’avvio della procedura di mobilità, adottato con delibera n. 669 del 10 giugno 2025, è stato pubblicato solo sul sito aziendale, senza alcuna diffusione sulla Gazzetta Ufficiale né sul portale Inpa. Si tratta di un’omissione che compromette i principi di trasparenza e parità di accesso che devono guidare ogni selezione pubblica e che appare ancor più inaccettabile se confrontato con tutte le altre procedure portate avanti dal Gom nello stesso periodo, regolarmente pubblicate in Gazzetta. È sufficiente ricordare i concorsi per due tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria (21 febbraio), due dirigenti medici di urologia (4 marzo), sette tecnici sanitari di radiologia medica (3 giugno), due dirigenti medici di anatomia patologica (5 agosto), oltre ad altre selezioni di personale sanitario e amministrativo. In tutti questi casi la pubblicità è stata garantita, tranne per i sei collaboratori amministrativi”.
“Questa disparità di trattamento – prosegue Muraca – non è solo una scelta inspiegabile ma produce effetti concreti: sei domande per sei posti disponibili, un rapporto di uno a uno che non ha precedenti e che inevitabilmente alimenta dubbi sull’effettiva possibilità per i lavoratori di concorrere, considerando che un delle sei domande è stata presentata da un congiunto di un dirigente apicale dell’azienda. Si tratta di un’anomalia che mina la fiducia nel sistema e getta un’ombra pesante sulla correttezza della procedura”.
“Non meno significativo – aggiunge – è il fatto che altre aziende sanitarie calabresi, come Azienda Zero, abbiano dimostrato che si può e si deve fare diversamente, pubblicando bandi simili sul Burc e su Inpa per garantire la massima trasparenza e il più ampio accesso. È vergognoso che al Gom si continui a operare con modalità opposte, riproponendo prassi che appartengono a una stagione buia della nostra sanità e che devono essere definitivamente archiviate”.
“Per queste ragioni – conclude Muraca – chiedo che l’avviso sia revocato in autotutela e ripubblicato su tutti i canali ufficiali, così da consentire una reale partecipazione e restituire credibilità a una procedura che, altrimenti, rimarrà segnata dal sospetto. Un ospedale pubblico non può permettersi zone d’ombra: la trasparenza è un dovere verso i lavoratori e verso i cittadini”.