La danza come espressione di vita. È questo il tratto distintivo mostrato dalla Compagnia Artedanza, che ieri sera si è esibita alla Grangia di Sant’Anna di Montauro, trasformando un’occasione in un’esperienza memorabile grazie allo spettacolo “Over the rainbow”. Inserito nel prestigioso cartellone della XXII edizione del Festival d’Autunno, questo evento ha dato un senso più concreto all’attenzione che Antonietta Santacroce, direttore artistico della rassegna, riserva alle realtà più rappresentative della Calabria.
Un tributo al talento calabrese
È un importante riconoscimento verso una terra che ai propri figli non regala nulla e che, a volte, rischia di sottrarre loro la voglia di fare e la speranza in un futuro migliore. Il Festival d’Autunno non è un semplice punto di partenza, ma la testimonianza concreta che la nostra regione può esprimere talenti straordinari. La rassegna, infatti, offre ampio spazio alla danza, a partire proprio dalla valorizzazione dei ballerini calabresi.
Un racconto di speranza e rinascita
Gli effetti sonori di un temporale hanno accresciuto la curiosità del pubblico con una scena che, fin dal prologo, prometteva un’esperienza intensa e profonda. Il brano iniziale, Viperwolves and the Tipani Clan del Cirque du Soleil, ha subito creato un clima avvolgente. Sulle sue note potenti, i ballerini hanno simboleggiato la potenza del nero, un’oscurità che presto è stata scacciata dalla forza prorompente del colore dell’arcobaleno. La “sconfitta” dell’ombra è stata sottolineata in modo significativo dal brano “Stolen Memories” di Gabriel Saban, un pezzo che accompagna la rinascita e l’arrivo della luce.
“Over the rainbow”è molto più di un semplice spettacolo di danza: è un racconto di speranza, un messaggio colmo di sentimenti che arriva dritto al cuore. Le figure rappresentate riempiono il palcoscenico di colori e vitalità, creando affascinanti evoluzioni attraverso ogni sfumatura, che sembra quasi prendere una propria personalità. Tutti “fotogrammi” che riescono a catturare l’attenzione del pubblico grazie alle superbe coreografie di Giovanni Calabrò e a una ricercata selezione musicale di artisti come Adrian Berenguer, Gabriel Saban, Oliver Davis, Symphoniacs e David Garret.
Le coreografie sono un perfetto insieme di movimenti, sguardi, sorrisi e sofferenze che si combinano per creare intense emozioni, tutte originate da brani capaci di trascinare i corpi e ispirare immaginifiche suggestioni. Questo balletto in stile neoclassico non è solo un’esibizione, ma un’esplosione di vita che mette in scena, con una forte intensità, la forza prorompente del colore.
Ogni sfumatura è un ponte diretto verso gli abissi dell’animo umano, sostenendo e amplificando le emozioni più profonde. Colori pieni e miscellanee cromatiche si fondono in un percorso coreografico mozzafiato, concepito per squarciare il velo del “nero” e dare al “bianco” un senso di gioia, allegria e speranza. L’intero spettacolo è un inno alla positività, una danza che regala al pubblico un’esperienza indimenticabile, un sogno ad occhi aperti che risveglia i sensi e riempie il cuore.
I colori si sono avvicendati sul palco, ognuno con una personalità ben definita, accompagnati da composizioni che ne hanno amplificato il senso. La passione, la sensualità e l’amore del rosso prendono vita sulle note di Querer del Cirque du Soleil. La bellezza, l’armonia e la grazia del blu sono sottolineate dalle musiche di Oliver Davis in Flight, concerto for violin & string, mentre la tranquillità e la saggezza del verde sono rappresentate da Dark Mirror di Christian Reindl & Power-Haus.
Ogni danza è il rifugio di mille evoluzioni, un approccio diretto all’espressione fisica e mentale. Tutti i ballerini hanno mostrato di possedere una propria identità, un modo unico di esprimersi, attraverso un piglio ora dolce, ora aggressivo. Tutto ciò rende Over the rainbow un’opera di grande fascino, curata in ogni minimo dettaglio, conclusasi con un tripudio di colori inneggiante alla vita, culminando con le note del Violin Concerto In F Minor Rv 297 l. Allegro Non Molto dei Symphoniacs, che sigillano l’esperienza con un’esplosione positività.
Le note finali di Viva la vida, nella versione di Mirko e Valerio, sono diventate il manifesto della speranza che il futuro sia sempre migliore. Un segnale accolto dal pubblico che ha tributato a tutti i protagonisti un interminabile applauso.
La Summer Edition della XXII edizione del Festival d’Autunno proseguirà con due prime nazionali, produzioni del Festival d’Autunno. Mercoledì 19 agosto, al Castello Normanno di Squillace, e giovedì 20 agosto, a Palazzo Mazza di Borgia con Carmen Jazz Fantasy, che vedrà esibirsi Alessandro Meacci, al piano, Francesco Salime, al sax, ed Erica Salbego, voce narrante di un omaggio innovativo di Carmen, capolavoro di Georges Bizet, nel 150° anniversario della morte del compositore.
Venerdì 21 agosto sarà la chitarra battente di Francesco Loccisano accompagnato da Tonino Palamara, alle percussioni e al cajon, e da Antonio Cusato Quel, al basso, nell’Arena del Teatro Comunale di Soverato, a presentare dal vivo il suo nuovo album Onde d’urto, caratterizzato da un suono innovativo e coinvolgente.
E’ possibile acquistare i biglietti degli spettacoli del Festival d’Autunno presso la segreteria, sita in Via Jannoni a Catanzaro (di fronte al Teatro Politeama), sul sito www.festivaldautunno.com, su TicketOne e direttamente alla biglietteria dello spettacolo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 351.7976071 o scrivere alla mail info@festivaldautunno.com
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Festival d’Autunno, la Compagnia Artedanza entusiasma Montauro con “Over the rainbow”
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