È il 25enne Alessandro Santacroce il nuovo viceallenatore della Tonno Callipo di Serie B maschile. Inizi della carriera pallavolistica da libero per quattro anni nella Jolly Cinquefrondi, militando in Serie B e C, per poi proseguire il percorso ad Andria in B. Quindi il passaggio quasi subito in panchina.
“A 23 anni – spiega Santacroce – ho scelto di vedere la pallavolo da un’altra prospettiva, iniziando così ad allenare. Per due stagioni ho seguito le giovanili del Siderno, un’esperienza che mi ha permesso di crescere come tecnico e come persona. Ho poi avuto la fortuna di partecipare ad alcuni collegiali con il Club Italia del Sud, momenti formativi fondamentali che mi hanno arricchito dal punto di vista tecnico e umano.”
Sogni ed auspici chiari del giovane viceallenatore Santacroce… “Sono un ragazzo con una forte passione per la pallavolo – sottolinea – sempre pronto a mettermi in gioco e ad ampliare il mio bagaglio di conoscenze, con entusiasmo, umiltà e voglia di imparare.”
Alessandro, perché hai accettato la proposta della Tonno Callipo?
“Perché è un progetto serio, ambizioso e strutturato. La Tonno Callipo è una realtà storica del volley italiano. Mi ha colpito la chiarezza degli obiettivi e la voglia di costruire qualcosa di importante, non solo nel breve ma anche nel lungo periodo. Per me è una grande occasione e non ho avuto dubbi nell’accettare.”
Sei giovanissimo nel ruolo di allenatore, perché la scelta di fermarti come giocatore?
“È stata ragionata. Ho sempre avuto la passione per l’allenamento e la gestione del gruppo. Già da giocatore sentivo che la panchina, prima o poi, sarebbe stata la mia strada. Ad un certo punto ho capito che era il momento giusto per iniziare un nuovo percorso e dedicarmi totalmente alla carriera da tecnico. È una sfida diversa, ma molto stimolante.”
Sicuramente conosci la Tonno Callipo per il suo passato maschile, e da qualche anno si è aperta al femminile. Cosa pensi?
“Conosco bene il valore e la storia della società giallorossa e credo che questo stesso spirito possa essere trasferito nel femminile. Dal canto nostro, al maschile, sappiamo che serviranno lavoro, pazienza e continuità. Immagino una squadra affamata, che scenda in campo ogni giorno con la voglia di crescere e competere. L’obiettivo è costruire un’identità forte e arrivare a essere protagonisti.”
Conosci Lanci? Sarà la prima volta da vice?
“Sì, lo conosco e lo stimo molto. È un tecnico di grande esperienza e per me sarà un onore lavorare al suo fianco. Sarà il mio esordio da vice a questo livello e credo sia il contesto ideale per imparare tanto dando il mio contributo. Non vedo l’ora di iniziare.”