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Sanità, Campana: “Occhiuto racconta fantascienza”

«I numeri del pronto soccorso di Corigliano Rossano certificano il fallimento di quel sistema sanitario tanto sbandierato da Occhiuto. Il commissario/governatore può riempirsi la bocca quanto vuole sui due dischi verdi ottenuti sui tre marker dei livelli essenziali di assistenza, ma ciò che conta è la realtà dei fatti. E la quotidianità calabrese racconta tutt’altro rispetto agli spot che a cadenza quasi quotidiana ci propina il presidente della Regione». È quanto afferma Giuseppe Campana, coordinatore regionale di Europa Verde- Verdi Avs.

«Una sanità da fantascienza che non riconosciamo e che si scontra contro i problemi che, ogni giorno, i calabresi si ritrovano a dover affrontare: liste d’attesa di mesi o anni, pronto soccorso ingolfati, personale sanitario insufficiente, strutture che cadono a pezzi ed addirittura l’abbandono delle cure per disperazione. Occhiuto può raccontare quello che vuole».

«Ci piacerebbe sapere cosa il commissario ad acta pensa di quei dati dei pronto soccorso dei presidi Giannettasio e Compagna di Corigliano Rossano: su 40mila accessi 38mila sono codici azzurri, verdi e bianchi. Ciò significa che la sanità territoriale non funziona, che i medici di medicina generale demandano tutto all’ospedale e che il distretto sanitario è ancora all’anno zero. Ma il dato che allarma di più è quello relativo agli abbandoni: quasi 7mila cittadini hanno fruito delle prestazioni del pronto soccorso, delle visite ambulatoriali oppure hanno effettuato delle analisi e poi con i risultati in mano se ne sono andati senza referto».

«Un andazzo non ammissibile, anche perché dietro a quel fenomeno si cela tutta la manifestazione del potere esibito a Corigliano Rossano durante la scorsa campagna elettorale dal carrozzone delle “mmasciate” di centrodestra. Così – conclude il coordinatore regionale dei verdi/Avs – il sindaco di Corigliano Rossano aveva ribattezzato in quei mesi le pratiche clientelari alla “mi manda Picone”. Dietro a quei numeri, ne siamo convinti, c’è tanto di cui vergognarsi, se la sanità (pubblica e privata) è ridotta a esclusivo mezzo per ottenere consensi. Occhiuto si presenti a sorpresa, senza farsi annunciare e senza codazzo, nei pronto soccorso, tra le corsie, negli ambulatori territoriali: si scontrerà con le contraddizioni tra la sanità “parlata” e quella realmente erogata ai calabresi».

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