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MEIH: un ponte tra imprese, istituzioni e territori per l’internazionalizzazione e l’innovazione

È stato presentato ufficialmente, nella prestigiosa cornice di Villa Rendano, il Mediterranean Export Innovation Hub (MEIH), un progetto ambizioso che si propone di fungere da trait d’union tra le PMI e i mercati internazionali. Non solo un luogo fisico o una piattaforma, bensì un autentico motore di crescita, capace di connettere imprese, istituzioni e territori con l’obiettivo di offrire strumenti concreti per affrontare le sfide dell’export, innovare e rafforzare la competitività del sistema produttivo locale.

L’incontro ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali e del mondo imprenditoriale e dell’associazionismo, che, a vario titolo, hanno sottolineato l’importanza di un progetto proiettato non soltanto verso la crescita economica, ma anche verso la costruzione di una visione condivisa.

A moderare l’evento è stata Francesca Preite, Responsabile della Comunicazione e Vicepresidente della filiera UNIGEC – CONFAPI Calabria, la quale ha guidato gli interventi creando un dialogo costruttivo tra i protagonisti dell’Hub.


Ad aprire i lavori è stato Walter Pellegrini, Presidente della Fondazione Giuliani, che ha rimarcato come MEIH rappresenti un’opportunità strategica per rafforzare le sinergie tra imprese, istituzioni e territori, evidenziando al contempo il valore dell’impresa culturale non solo come motore economico, ma anche come elemento essenziale nella programmazione e nello sviluppo condiviso.

La Senatrice Tilde Minasi e Gemma Gesualdi, Presidente dell’Associazione Brutium, pur non potendo essere presenti, hanno inviato un messaggio di sostegno, evidenziando come questa sia un’iniziativa meritevole di continuità e costituisca un tassello fondamentale per la crescita economica del territorio.

L’iniziativa ha incontrato anche l’apprezzamento di Antonello Grosso La Valle, Presidente di UNPLI Cosenza e Consigliere Nazionale, che ha ribadito l’importanza di coniugare turismo, economia e sociale, sottolineando come il Terzo Settore sia oggi parte integrante di ogni progettualità di sviluppo territoriale e internazionalizzazione.

Nel corso di un dibattito animato e ricco di spunti, è stata esposta la visione strategica di MEIH da parte della Vicepresidente Fabrizia Arcuri, che ha chiarito la missione dell’Hub con toni decisi e illuminanti: “Internazionalizzare non significa semplicemente vendere all’estero, ma costruire un ecosistema solido e strutturato, in cui le imprese possano evolversi, acquisire competenze strategiche e affrontare i mercati globali con visione e preparazione. È un processo che va ben oltre la dimensione commerciale, richiedendo pianificazione, investimenti mirati e una rete di connessioni capaci di trasformare le sfide in opportunità concrete”. Arcuri ha illustrato come MEIH si configuri non soltanto come un fornitore di strumenti operativi per l’export, ma come un modello di sviluppo integrato, fondato sull’innovazione, sul sinergico dialogo tra imprese e istituzioni e su strategie di comunicazione mirate, volte a rafforzare il prestigio del Made in Italy a livello globale. “Vogliamo che le imprese italiane non si limitino ad accedere ai mercati internazionali, ma diventino protagoniste attive in un’economia sempre più connessa e competitiva. Occorrono strumenti concreti, percorsi di formazione mirati e una strategia che coniughi innovazione e identità territoriale, per valorizzare il nostro patrimonio imprenditoriale e culturale con una visione di lungo termine”, ha aggiunto con fermezza.

Su questa stessa linea, Rossana Battaglia, Presidente dell’Accademia degli Imprenditori, ha evidenziato il valore intrinseco dell’iniziativa: “MEIH è molto più di un semplice hub; rappresenta un ecosistema dinamico e integrato, capace di catalizzare lo sviluppo delle imprese attraverso percorsi formativi mirati e il potenziamento di reti strategiche. Non si tratta soltanto di un’opportunità economica, ma di un progetto volto a valorizzare le specificità territoriali, integrando innovazione e internazionalizzazione con la nostra identità e tradizione. Lo sviluppo solido e duraturo si costruisce su basi forti e condivise”.

Il Presidente di MEIH, Alessandro Crocco, ha poi posto l’accento su un tema di cruciale importanza, spesso trascurato, ovvero l’attrazione degli investimenti. Con tono deciso ha dichiarato: “Non possiamo parlare di internazionalizzazione senza affrontare la capacità di attrarre capitali strategici. MEIH nasce anche con questa missione: colmare una lacuna storica facilitando l’incontro tra imprese italiane e investitori internazionali, coinvolgendo fondi di investimento, private equity e venture capital. Il nostro obiettivo è trasformare il potenziale delle imprese in opportunità concrete di sviluppo, garantendo loro accesso a risorse economiche e competenze strategiche”. Crocco ha ulteriormente sottolineato che la competitività del nostro tessuto produttivo non si costruisce esclusivamente con strumenti finanziari, ma attraverso un ambiente favorevole all’innovazione e allo sviluppo, capace di incentivare l’innovazione e creare nuove opportunità occupazionali grazie a reti globali di capitali e know-how.

Il dibattito ha inoltre toccato altri temi di grande rilevanza, dal rafforzamento dei rapporti commerciali con mercati esteri, quali gli Stati Uniti, fino alla valorizzazione della diaspora calabrese, autentico patrimonio di relazioni e competenze, e al ritorno dei cervelli, reso oggi più concreto da strumenti volti a incentivare il rientro dei talenti e offrire nuove prospettive ai giovani.

A concludere gli interventi, Francesco Napoli che ha ribadito: “L’export non può essere un miraggio, ma deve divenire una realtà accessibile. Le imprese calabresi e del Mediterraneo hanno più volte dimostrato un potenziale straordinario, ma si scontrano con ostacoli strutturali quali la mancanza di supporto finanziario, difficoltà burocratiche e assenza di strategie mirate. Con MEIH intendiamo colmare queste lacune, costruendo un sistema di supporto solido che traduca l’ambizione in risultati concreti. Non basta avere prodotti eccellenti: è indispensabile renderli competitivi a livello globale, costruire alleanze strategiche e garantire alle aziende l’accesso a strumenti che trasformino l’export in una realtà consolidata”.

Per sancire ulteriormente questa visione, è stata annunciata la nomina di Francesco Napoli a Direttore Scientifico della Commissione Internazionalizzazione di MEIH, incarico che si inserisce nel Protocollo d’Intesa tra MEIH e CONFAPI Calabria e che mira a dare vita a un sistema strutturato di supporto per le PMI, valorizzando l’esperienza consolidata di Napoli nei settori dell’export, dello sviluppo territoriale e delle relazioni istituzionali. “Questa nomina non rappresenta soltanto un riconoscimento, ma un impegno: costruire un ecosistema in cui le imprese possano contare su una rete solida di competenze, investimenti e relazioni internazionali. Con le giuste strategie, l’internazionalizzazione diventa una leva concreta per la crescita”, ha concluso.

Infine, il dibattito ha abbracciato il tema dell’innovazione e della tecnologia, evidenziando come il coinvolgimento di startup e la centralità della ricerca siano pilastri imprescindibili per lo sviluppo economico. MEIH si propone di essere un acceleratore per queste realtà, offrendo un terreno fertile per la crescita e sostenendo il saper comunicare, strumento essenziale per posizionare le imprese sui mercati globali. 

In conclusione del lavori, sono stati annunciati nuovi accordi di partenariato con Brutium, UNPLI Cosenza e la Fondazione Giuliani, rafforzando ulteriormente il ruolo dell’Hub come piattaforma capace di creare sinergie tra territorio e internazionalizzazione. 

Il Mediterranean Export Innovation Hub  si configura dunque non solo come un’opportunità economica, ma come una visione condivisa di crescita per l’intero Mediterraneo, un ponte che unisce innovazione e tradizione, locale e globale, e che intende innescare un percorso di sviluppo duraturo e sostenibile per il tessuto produttivo italiano.

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