Domenica 9 febbraio 2025 alle ore 18.00 presso il Teatro San Bruno , via G.ppe Piazza ( ex via Lia trav I n 11) il Circolo culturale Guglielmo Calarco- Coop. V. Veneto e il Touring Club Italia – Club di Territorio di Reggio Calabria presentano, per la prima volta in Calabria, “Quello che so di te” (Guanda editore 2025), l’ultimo libro di Nadia Terranova.
Conversa con l’autrice Cinzia Messina.
“Quello che so di te” è un romanzo familiare, fatto di misteri e silenzi che hanno attraversato le generazioni. Una bisnonna, Venera, che ha sempre avuto un posto speciale nei sogni dell’autrice. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili. Questa non è solo una storia di donne, ma anche di uomini, d padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi. Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
Nadia Terranova ci consegna con queste pagine il suo romanzo più personale e al tempo stesso più intenso, che ci interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo, il destino a cui apparteniamo
Nadia Terranova è nata a Messina e vive a Roma. Con Einaudi ha pubblicato i romanzi
Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award), Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega, Premio Alassio Centolibri) e Trema la notte (2022, Premio Elio Vittorini, Premio Internazionale del mare Piero Ottone). Collabora con le pagine culturali della Repubblica e della Stampa È tradotta in tutto il mondo.