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Delegazione di ‘CRA Agricoltori Riuniti’ e ‘Popoli di Calabria’ alla sede della Commissione Europea per consegnare lettera-appello: “Diffidiamo organo a imporre direttive normative allo Stato Italiano”

Una delegazione di agricoltori facenti capo alle sigle CRA Agricoltori Riuniti e Popoli di Calabria si e’ recata alla sede della rappresentanza della Commissione Europea in Italia, nel Palazzo dei Campanari a Roma, per consegnare una lettera aperta nella quale diffidano l’organo comunitario “dall’imporre direttive e/o normative allo Stato Italiano” e, inoltre, “esercitare ingerenze politiche ed economiche negli affari interni dell’Italia”, continuando “a proporre soluzioni finto-green e finto-ambientaliste”. “E cosi’ imponendo – si legge ancora nella lettera – “calando dall’alto e non coinvolgendo i cittadini, direttive o normative che non siano state concordate con le parti interessate”.

Gli agricoltori suggeriscono alla Commissione di “difendere, tutelare, operare in totale trasparenza come riportato dai Trattati fondanti la UE, uscendo dalla ipocrisia perpetrata contro il comparto agricolo di essere collettore di innumerevoli aiuti, che tali non sono, per gli agricoltori”.”Gli agricoltori italiani non hanno potere contrattuale sui prezzi, sulle scelte politiche che vengono calate dall’alto. Cosa dobbiamo fare? Abbiamo consegnato la lettera”.

Lo afferma Pino Convertini, rappresentante del ‘CRA’ Agricoltori Traditi, di fronte alla sede della rappresentanza permanente della commissione europea in Italia, in via IV Novembre a Roma. “Il governo ha fatto la sua ‘sceneggiata’ l’altro giorno, per noi basta e avanza. Non hanno capito” – ha proseguito – “Sentire dire da un ministro della Repubblica, che in questo momento e’ una Repubblica a sovranita’ limitata, di non poter fare piu’ di tanto, quando abbiamo milioni di cittadini in difficolta’ e’ un portaborse dei poteri forti. Abbiamo chiesto le sue dimissioni. Bisogna capire che qua c’e’ un problema di democrazia. Il governo non difende gli interessi della nazione ne’ degli agricoltori”.

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