A dieci anni dalla sua scomparsa, sabato 16 novembre, in occasione della consegna all’Auditorium “Antonio Guarasci” di Piazza XV Marzo, delle borse di studio a lui intitolate, sarà ricordato, in una importante manifestazione, il preside Geppino Ciacco, dirigente scolastico, uomo di indubbie virtù, eccezionale educatore e militante politico. La Commissione cultura del Comune di Cosenza, presieduta da Mimmo Frammartino, ma anche il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, hanno voluto commemorare a Palazzo dei Bruzi il preside e l’uomo politico Geppino Ciacco, per lungo tempo consigliere comunale della città di Cosenza, anticipando i temi della manifestazione di sabato 16 novembre, alla presenza dei familiari, dei figli Antonio, già Presidente del Consiglio comunale di Cosenza, e Lorenzo, dirigente scolastico, e dei nipoti, tra i quali è da annoverare Giuseppe Ciacco – stesso nome del nonno – attualmente consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi. A tracciarne il profilo è stato il Presidente dell’organismo consiliare Mimmo Frammartino che ha esordito ricordando la precocissima militanza politica del preside Ciacco che si iscrisse, giovanissimo, al Partito comunista, nel 1943, a soli 16 anni, rinnovando, ininterrottamente, l’iscrizione per 47 anni. Fu un iscritto storico della sezione “Palmiro Togliatti” di Cosenza. Poi Frammartino, sottolineandone l’assoluta fedeltà al partito, ha rivangato il tempo in cui, da giovane consigliere comunale, restava affascinato dall’eloquio del preside Ciacco durante i suoi interventi nell’assise consiliare, rimarcandone anche il garbo, la signorilità e la gentilezza, quando con sorprendente tempismo, era solito, in occasione di onomastici o compleanni, fare gli auguri di primo mattino anche ai colleghi consiglieri più giovani. Uomo d’altri tempi, Geppino Ciacco, quando ci fu la svolta della Bolognina, nel 1991, aderì al PDS e, successivamente, nel ’98 ai Democratici di Sinistra. Per due volte fu eletto Consigliere Comunale della città di Cosenza, sedendo tra i banchi dell’aula consiliare, la prima volta nel quinquennio 1980/1985, nelle file del Partito Comunista e, la seconda, nel quinquennio 1997/2002, in quelle del PDS, di cui fu anche capolista. Mimmo Frammartino ne ha ricordato anche la candidatura alla Camera dei Deputati, nel 1987, quando totalizzò, in tutta la regione, 20.801 voti di preferenza, risultando il primo dei non eletti nella lista del Partito Comunista. Alla militanza politica di Geppino Ciacco si sommò la sua eccellente carriera scolastica. Fu uomo di scuola a 360 gradi. Per dieci anni fu docente di matematica e fisica negli istituti superiori, per poi diventare dirigente scolastico. Ma per tutti era il preside Ciacco, un ruolo che svolse e onorò mirabilmente dal 1968 al 1997. Il suo primo incarico da preside – è stato ricordato anche in Commissione cultura – fu alla Scuola media di Aprigliano, dove, nel 1970, istituì la scuola integrata, la terza scuola media integrata di tutta Italia e la seconda in Calabria. In quel contesto storico, un modello assolutamente pioneristico sperimentato in una realtà, all’epoca, assai svantaggiata, come quella di Aprigliano. Attraverso un formidabile ampliamento dell’offerta formativa, intercettò decine di ragazze e di ragazzi delle più sperdute contrade della Sila, destinate quasi sicuramente ad una inevitabile dispersione. Tra i suoi incarichi di dirigente scolastico si ricordano gli anni trascorsi a guidare il Liceo scientifico di Roggiano Gravina per arrivare, poi, nel 1985, a Cosenza dove, per un anno, diresse l’Istituto Magistrale “Lucrezia della Valle”. L’approdo al suo Liceo Classico “Bernardino Telesio” data 1986 e lì rimase fino al 1° settembre del 1997, quando, per raggiunti limiti di età, fu collocato in pensione. E’ innegabile come il decennio della sua presidenza al Telesio segnò una stagione di rigoglioso splendore per il Liceo Classico cosentino ed è in quelle aule che Geppino Ciacco meritò l’appellativo di preside molto amato dagli alunni, anche se temuto, per un rigore che, però, faceva rima con bonomìa. Nella commissione cultura, tante le attestazioni di stima, indirizzate alla memoria del preside Ciacco e dei familiari presenti. Il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca ha raccontato come maturò in seno al PDS la candidatura del preside Ciacco come capolista alle amministrative del ’97, quelle che decretarono per la seconda volta l’elezione a Sindaco di Giacomo Mancini. “Il preside Ciacco – ha sottolineato Mazzuca – era l’unica figura che poteva rappresentare degnamente il PDS come capolista, per lo spessore culturale e politico pari a quello di un autorevolissimo candidato a Sindaco come Giacomo Mancini”. In rappresentanza della famiglia è stato designato a portare il saluto il figlio Lorenzo che non ha frequentazioni abituali con la sala del consiglio comunale, non solo perché nella vita fa il dirigente scolastico, ma anche perché non ha abbracciato la carriera politica come il fratello Antonio Ciacco, già Presidente dell’assemblea cittadina, e il nipote Giuseppe, attualmente consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi. Lorenzo Ciacco definisce “una bellissima attestazione di vicinanza, di stima e di affetto verso la nostra famiglia”, l’iniziativa della commissione cultura. “Ma, ancor di più – sottolinea – è una testimonianza che rende onore alla memoria di nostro padre, che, nel decennale della sua scomparsa, noi abbiamo voluto celebrare, consegnandola alla gioventù studiosa, alla cui formazione egli ha dedicato, appassionatamente, tutta la sua esistenza. Ricordarlo, oggi, anche in questo Palazzo- ha rimarcato Lorenzo Ciacco – è particolarmente emozionante, perché una parte della sua vita si è consumata anche qui, dove, in due distinte occasioni, ha seduto nei banchi del Consiglio comunale”. Per l’Assessore Damiano Covelli, intervenuto subito dopo, “Geppino Ciacco era un uomo tutto d’un pezzo, di grande spessore etico e culturale e che metteva tanta passione in tutto quello che faceva. Quando parlava in Consiglio, nell’aula calava il silenzio perché c’era sempre qualcosa da imparare dai suoi discorsi, soprattutto per quanta passione dedicava alla vita politica. Fu sempre dalla stessa parte, semza mai abdicare ai suoi granitici ideali, anche nei momenti di difficoltà del partito. La sua figura meriterebbe di essere studiata nelle scuole”. Su quest’ultimo punto è in perfetta sintonia con Damiano Covelli la consigliera comunale Bianca Rende che è andata anche oltre, proponendo la pubblicazione di tutti gli atti del Consiglio comunale con gli interventi del preside Ciacco. “Era un uomo di assoluta integrità intellettuale prestato alla politica che si battè pervicacemente per la difesa dell’unicità e della qualità del Liceo Classico a Cosenza, quando si paventò l’apertura di un distaccamento a Rende”. Nel ricordo del consigliere Raffaele Fuorivia, che ne fu alunno alle scuole medie di Aprigliano, riaffiora la dimensione umana del preside Ciacco. “Lo percepivamo come un genitore, ma trasmetteva grande tranquillità. Lo ricorderemo sempre, con molto affetto”. Al termine dell’incontro, il Presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, ha consegnato una targa ricordo alla famiglia, ritirata da Lorenzo Ciacco.