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Conservare gli alimenti in modo sicuro: dall’armadio frigo professionale alle regole da seguire

Tutte le persone che lavorano in cucina devono, per legge, seguire corsi di HACCP per poter conoscere le regole per una corretta conservazione degli alimenti. Disporli in modo adeguato, catalogarli, dividerli in appositi contenitori ed evitare contaminazione tra cibi cotti e crudi sono solo alcuni degli esempi da seguire.

 

Nella cucina di un ristorante non può mancare un armadio frigo professionale prediligendo soprattutto soluzioni a basso impatto così da non gravare sulle bollette. Acquistare un armadio frigo professionale classe A significa individuare un prodotto capace di dare un supporto per l’uso intensivo e continuativo all’interno di ambienti commerciali.

Armadio frigo professionale: le differenze da quello domestico

Le cucine che operano in campo ristorazione devono avere attrezzatura ed elettrodomestici professionali.

 

Quello domestico non ha la robustezza e le prestazioni di un armadio frigo professionale classe A: qui, infatti, spiccano capacità maggiore, resistenza e funzioni avanzate tra cui quella di mantenere le temperature costanti così da garantire la sicurezza alimentare. Vengono pensati per poter resistere ad aperture e chiusure frequenti proteggendo i cibi all’interno.

Frigorifero positivo o negativo?

La più grande differenza da affrontare è quella tra modelli positivi o negativi. Questo aggettivo viene riferito al funzionamento ed è legato alla gestione termica.

 

Gli armadi a temperatura positiva hanno lo scopo di mantenere i cibi sopra gli 0 gradi e più precisamente tra i 2 e gli 8. Si rivelano una scelta top per conservare frutta, verdura, latticini e carne, destinati a un rapido consumo o a ulteriori processi di preparazione. Capaci di preservare freschezza con efficienza energetica, si distinguono per prestazioni elevate.

 

Gli armadi a temperatura negativa vanno sotto lo zero e raggiungono agilmente persino i -20 gradi. Sono pensati soprattutto per mantenere a lunga conservazione alimenti surgelati, pesce, carne e altri prodotti che hanno bisogno di una catena del freddo rigorosa. Mantengono la sicurezza degli alimenti anche per lunghi periodi, grazie alla capacità di prevenire la proliferazione batterica.

 

La scelta tra l’uno o l’altro dipende dalla natura dell’attività, dai prodotti trattati e dallo staff di cucina.

Valutare la dimensione

Nella valutazione, oltre al funzionamento in termini di temperatura, dovrete considerare quanto spazio avete a disposizione e le vostre reali necessità. Bisognerà quindi misurare la metratura nell’area da lavoro da dedicargli, evitando che il frigorifero ingombri eccessivamente e ostruisca i movimenti; allo stesso tempo dovrà garantire un sufficiente spazio di stoccaggio.

 

A questo punto prendete in esame la quantità di alimenti quotidiani da inserire. Un ristorante con un numero elevato di coperti avrà bisogno di una gestione maggiore di freschi rispetto ad un piccolo bar.

Come occuparsi della manutenzione

Oltre ad una regolare pulizia del frigorifero professionale bisogna occuparsi della manutenzione per garantire un’efficienza che duri nel tempo. Prevenire l’accumulo di sporco e batteri è il primo step ma si consiglia di occuparsi di un eventuale sbrinamento periodico, qualora non avesse una tecnologia automatica, e controllare le guarnizioni delle porte, sostituendole quando usurate.

 

I componenti meccanici poi, seppur non siano visibili, possono rovinarsi nel tempo. Compressori e ventole hanno bisogno di un check periodico per identificare e risolvere eventuali problemi prima che peggiorino.

 

A questo punto non vi resta che fare la scelta in base alla tipologia di cucina, alla portata e allo spazio a vostra disposizione.

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