Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso: inaugura domani, giovedì 17 luglio 2025, presso il Museo Archeologico Lametino, la mostra – prima e unica nel suo genere sul territorio – Barbara Baraldi e Dylan Dog: l’arte del brivido e della psiche.
Il LIFF12 – Lamezia International Film Festival è felice di annunciare una nuova e importantissima collaborazione, quella con Romics – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cosplay, Cinema e Games. I due festival porteranno per la prima volta in Calabria e nel Sud dell’Italia l’arte di Dylan Dog e quella della sua curatrice.
L’esposizione è stata allestita per la prima volta a Roma, durante l’edizione 2025 del Romics, e sarà ora possibile ammirarla nuovamente a Lamezia Terme, presso il Museo Archeologico Lametino. Si tratta di un evento senza precedenti per il territorio, reso possibile grazie all’entusiasta partenariato con il museo e alla disponibilità di Romics, che si protrarrà per tutta l’estate e oltre.
Il LIFF, che da sempre racchiude in sé una doppia anima, e che oltre al cinema ha sempre ospitato eventi e personaggi di spicco del mondo del fumetto, intende omaggiare una grande autrice, nonché curatrice di uno dei fumetti più amati d’Italia, edito da Sergio Bonelli. Sotto la guida di Barbara Baraldi, l’Indagatore dell’Incubo sta percorrendo nuove, oscurissime strade, che siamo certi i tanti fan calabresi non vedono l’ora di visitare, anche attraverso la mostra Barbara Baraldi e Dylan Dog: l’arte del brivido e della psiche.
La mostra, a cura di Romics, è promossa dal Museo archeologico lametino – Direzione regionale musei nazionali Calabria e l’Associazione culturale Strade Perdute, nell’ambito dell’edizione 2025 del LIFF – Lamezia International Film Festival.
Il progetto espositivo coniuga i linguaggi della narrazione e della grafica alla valorizzazione del patrimonio culturale, insistendo nell’esplorazione della nona arte quale punto di vista per nuovi approcci alla contemporaneità.
“Il Museo ancora una volta, attraverso la partecipazione al LIFF, conferma la volontà di creare reti con le associazioni e le manifestazioni culturali del territorio. Un’opportunità per dare impulso a nuove forme di comunicazione per un Museo accessibile ad un pubblico sempre più ampio”, afferma Simona Bruni Direttrice del Museo.
L’inaugurazione, alla presenza dell’autrice e curatrice Barbara Baraldi e di Franco Busatta, curatore della testata Dylan Dog Oldboy, è prevista per giovedì 17 luglio alle ore 17:30, in una serata ad ingresso gratuito. Al taglio del nastro seguiranno un talk e un firmacopie. La mostra sarà visitabile fino a ottobre presso il Museo Archeologico Lametino, al primo piano del Complesso San Domenico a Lamezia Terme.
Ma non finisce qui: a seguito della proiezione di Mangia! nella serata di mercoledì, si terrà presso Palazzo Greco Stella un incontro sui disturbi alimentari, a cura della dottoressa Samele, per il ciclo di talk di approfondimento LIFFuori. Il meeting inizierà alle ore 17:30.
Alle 18:00 prenderanno il via le proiezioni al Piccolo: sono previsti Rughe, di Maurizio Paparazzo, e Il re dei giochi, di Rohan Johnson, episodio della fortunata serie Il delitti del BarLume.
In serata il festival si trasferisce, come di consueto, nella splendida cornice dei Giardini del Novecento.
Oltre a ritrovare Barbara Baraldi e Franco Busatta, il pubblico potrà assistere all’incontro con Leòn Muraca, giovane attore calabrese attesissimo dal pubblico del LIFF.
In collaborazione con il festival TRAME (per il secondo anno consecutivo partner del LIFF), si terrà la proiezione evento speciale di Un grido di libertà: Rosario Villari e noi, di Vito Zagarrio.
A seguire, le proiezioni dei film del Concorso Internazionale Colpo d’Occhio. Giovedì è la volta di Apopel, presentato dal suo regista Uriel Toga, che ha voluto raggiungere il pubblico del LIFF direttamente da Città del Messico, e di Liar, della russa Yulia Trufimova.
RUGHE, di Maurizio Paparazzo
La scuola elementare di un piccolo borgo collinare dell’entroterra calabrese rischia la chiusura perché il numero degli scolari è insufficiente e non raggiunge quello previsto dalla legge. Per far fronte a questa situazione alcuni anziani, che da piccoli non hanno conseguito la licenza elementare, si iscrivono alla scuola e frequentano regolarmente le lezioni insieme ai ragazzi…
IL RE DEI GIOCHI, di Roan Jhonson
In “Il Re dei Giochi”, Massimo Viviani, il barista, si ritrova coinvolto in un caso che coinvolge il mondo dei giochi di carte e, in particolare, un torneo di poker clandestino. I “vecchini”, come sempre, non perdono l’occasione di ficcanasare e di fornire il loro contributo alle indagini, spesso con risultati esilaranti. La trama si infittisce con misteri, colpi di scena e l’immancabile presenza dell’ironia toscana.
LIAR, di Yulia Trufimova
La vita della diciassettenne Eva è noiosa e poco interessante. Durante le vacanze estive, Eva trova lavoro in una gelateria, sperando di fare amicizia o di incontrare un bel ragazzo. Ma l’estate sta finendo e non le è ancora successo niente. In uno degli ultimi giorni di agosto, il cantante pop Aleksandr Voronov, un tempo famoso, ma ormai dimenticato da tempo, entra nel bar. È di cattivo umore e se la prende con una giovane cameriera. Offesa, Eva corre nel cortile del caffè. Cerca di raggiungerlo per avere il saldo del conto. Urla… la situazione degenera, la folla si raduna e grida e qualcuno afferma che Alexander ha cercato di violentare Eva. Lei non lo nega. Il groviglio di bugie inizia a intrecciarsi…
APOPEL, di Uriel Toga
In un lontanissimo futuro, una razza extraterrestre invia sull’ormai distrutto pianeta Terra una ricognizione. Ha inizio un viaggio nella storia, nel tempo, nell’esistenza e nel profondo dell’essere umano, tra Jodorowski e l’IA più spinta.
BARBARA BARALDI
Autrice di thriller e sceneggiature di fumetti, da maggio 2023 è curatrice della testata Dylan Dog di Sergio Bonelli Editore, di cui è anche sceneggiatrice da diversi anni. Pubblica per Giunti editore la serie thriller “Aurora Scalviati, profiler del buio” di cui fanno parte i romanzi best-seller “Aurora nel buio” (2017), “Osservatore oscuro” (2018), “L’ultima notte di Aurora” (2019), “La stagione dei ragni” (2021) e “Cambiare le ossa” (2022). Il suo ultimo romanzo è “Gli omicidi dei tarocchi” (Giunti). Nel corso della sua carriera, ha collaborato con la Walt Disney Company come consulente creativa, ha pubblicato graphic novel con editori indipendenti in Italia, e in Francia con l’editore Soleil. Ha pubblicato romanzi per Mondadori, Castelvecchi, Einaudi e un ciclo di guide ai misteri della città di Bologna per Newton & Compton. È vincitrice di vari premi letterari, tra cui il Gran Giallo città di Cattolica, il Nebbia Gialla e il Premio Elsa Morante sezione fumetto. È tra i protagonisti di Italian noir, il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico e sono pubblicati in vari Paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Dal 2017 collabora con il periodico Tutto Libri – La Stampa. Dal 2023 è docente di fumetto presso la Scuola Holden.
FRANCO BUSATTA
Dal 1978 al 1984 fa parte del gruppo di teatro sperimentale Ipadò. Nel 1980 è tra i fondatori di Fumo di China. Dal 1993 è redattore Bonelli. Libri di sperimentazione fumettistica da lui realizzati: “Scusa, Sadik, hai visto Diabolik?” (con Paolo Bacilieri), “Il Cavaliere Nero”, “Flashback – Memorie dal fumetto italiano” e “Killing – Piombo rovente”, (con Stefano Arienti). Ha scritto sui Simpson, Patty Pravo, Sergio Bonelli & Tex (“Come Tex non c’è nessuno”, Mondadori). Ha dato vita alla collana di critica fumettistica “Making Of”. Nel 2017, per SBE, con Federico Maggioni ha dato alle stampe il volume “Tiziano Sclavi il narratore dell’Incubo”. Testate Bonelli a cura sua: Napoleone, Jan Dix e Orfani. Si è sono occupato di tutti i volumi che Mondadori ha dedicato ai character Bonelli. Dal 2013 è coordinatore di Dylan Dog. Dal 2020 è anche il curatore della testata bimestrale Dylan Dog Oldboy sulla quale compaiono avventure ambientate negli anni Ottanta.
LEÒN MURACA
Leòn Muraca, classe 2003, si innamora dell’arte sin da bambino. Comincia a fare teatro alle elementari e alle scuole medie scopre Capusutta, progetto teatrale guidato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Con loro partecipa alla “Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri” nella città di Ravenna. Continua a formarsi durante il liceo, poi si trasferisce a Roma, dove studia recitazione con diversi maestri e approcci. Lavora in cortometraggi, videoclip, e nel 2024 interpreta “Marcello”, corto di Maurizio Lombardi, vincitore di numerosi premi, tra cui il Nastro d’Argento. Viene scelto per “Francesca e Giovanni”, e contemporaneamente ottiene il ruolo da protagonista in un film. Subito dopo gira “Poveri noi” di Fabrizio Maria Cortese. Leòn è anche appassionato di arti visive – disegna, scolpisce, dipinge – e continua a studiare, convinto che quello dell’attore sia un mestiere che non si smette mai di imparare.
Ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, già collaboratore di Cinematografo di RaiUno e membro di giuria dei Nastri d’Argento, il LIFF nasce nel 2007, e da allora ha ospitato e premiato artisti del calibro di Abel Ferrara, Peter Greenaway, Lars von Trier, Carlo Verdone, Lina Wertmuller, Mario Martone, Toni Servillo, Ornella Muti, Lino Banfi, Luc Merenda e Niccolò Ammaniti, fino ad Asia Argento e Claudio Bisio, star del 2024.