In occasione del compleanno dell’indimenticabile Giusy Modafferi, la famiglia Romeo desidera ringraziare tutti coloro che, in questi due difficili mesi dalla sua dipartita, hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza.
“Nessuna parola sarebbe abbastanza adeguata per descrivere la straordinaria persona che era: un’esplosione di vitalità, generosa e sempre con quel sorriso capace di illuminare anche le giornate più scure”.
La ricordano così gli allievi e le allieve dell’ex IniAsa.
“Docente di inglese, sempre attenta alle esigenze di chi aveva di fronte e, successivamente – divenuta responsabile del Servizio Polo Formativo della Città Metropolitana di Reggio Calabria – piena di iniziativa quando si trattava di spendersi per creare opportunità di formazione e lavoro.
Tra le tante battaglie, si ricordano il suo impegno nella vertenza di stabilizzazione e completamento orario dei dipendenti LSU/LPU, ai quali era particolarmente legata e che aveva sempre sostenuto con dedizione.
In 41 anni di servizio nel settore della formazione professionale territoriale, Giusy è riuscita a stringere legami amicali e – in alcuni casi – fraterni con colleghi e colleghe che non hanno mai fatto mancare la loro costante presenza accanto a lei e alla famiglia.
Un affettuoso ringraziamento va anche agli amici della CISL, in tutte le sue articolazioni (FP, FNP, UST, RSU della Città Metropolitana), che hanno accompagnato Giusy con numerose manifestazioni d’affetto, anche floreali, fino all’ultimo saluto.
Con queste parole, la famiglia desidera esprimere la propria gratitudine agli amici – dipendenti e personale dirigenziale della Città Metropolitana, alla CISL, agli altri sindacati e alle Istituzioni – che hanno fatto sentire la loro vicinanza al marito Adolfo e ai colleghi delle figlie.
Un particolare ringraziamento va a questi ultimi e ai colleghi del Settore Formazione e Istruzione della Città Metropolitana, le cui offerte di beneficenza sono state destinate alla Caritas, a Medici Senza Frontiere e al sostegno per Gaza.
Giusy ne sarebbe stata felice”.
