“Immotivate e insensate le celebrazioni di giubilo per le risorse destinate all’ Alta Velocità” – lo dichiara il Sindaco Giuseppe Falcomatà che etichetta come lunari le dichiarazioni circa numeri e milioni di euro destinati all’infrastruttura: “Non esiste nessuna Alta Velocità su Reggio Calabria, e chi sostiene il contrario non è a conoscenza dell’ultima revisione del Pnrr che ha ridimensionato nettamente la tratta AV ferroviaria con i fondi del Next Generation EU, o peggio, finge di non sapere. Lo denunciamo da mesi e lo ha certificato qualche giorno fa anche un contributo editoriale del Sole 24 ore, secondo cui, mancano 17,2 miliardi per finire l’opera”.
“Utilizzare il tema dell’Alta Velocità come clava da agitare in campagna elettorale, è sintomo di un centrodestra che brancola nel buio perché non sa cosa inventarsi per nascondere 4 anni di fallimenti e sconfitte sui grandi temi che riguardano la Calabria e il suo sviluppo. E quello delle infrastrutture è uno di quelli”.
“Sia chiaro a tutti: la pietra tombale su un’opera che avrebbe potuto ridurre i divari in termini di sviluppo tra nord e sud del Paese, l’ha messa il Governo di centrodestra con la colpevole complicità dell’amministrazione regionale, incapace di far valere i diritti dei calabresi al cospetto di un asservimento politico ai partiti che reggono l’esecutivo nazionale. La presidente Meloni (mai venuta a Reggio Calabria in 4 anni di Governo) prossimamente prevista in Calabria insieme a Salvini e Tajani, spiegasse ai calabresi il disegno preciso di relegare la Calabria alla marginalità e all’irrilevanza economica e sociale”.
“Pertanto, Occhiuto chiarisca quali siano state le azioni sostanziali e strategiche per la mobilità della Calabria in un quadro di crescita e sviluppo regionale; e poi si interroghi, sulla pioggia di milioni che le regioni del nord hanno ricevuto da un Governo che sta attuando una vera e propria secessione infrastrutturale. Assistiamo ad una subalternità politica e istituzionale del centrodestra calabrese che lascia in eredità ai calabresi solo macerie e grandi questioni irrisolte”.