Dopo il successo dell’apertura con Proietti a modo mio di Silvio Barbiero, il Festival Balenando in Burrasca – VII edizione “Fuori luogo”, organizzato dall’associazione Adexo APS con la direzione artistica di Katia Colica e quella organizzativa di Antonio Aprile, ha vissuto ieri sera 7 agosto 2025 la sua seconda serata.
Protagonista, Peppe Voltarelli con il suo teatro-canzone La grande corsa verso Lupionòpolis, accompagnato da Giuseppe Oliveto al trombone e alla fisarmonica. Un intreccio di musica, storie e ironia che ha trasformato il lungomare di Pellaro in un viaggio sonoro e narrativo.
“È un teatro, è una contaminazione”
A introdurre la serata sono stati gli organizzatori, Katia Colica e Antonio Aprile:
«È un teatro, è una contaminazione e questo ci rappresenta molto come festival. Il festival ha ancora tante giornate: saremo qui fino all’11 agosto, poi il 5 e il 20 settembre. Vi invitiamo a sostenerci, a sostenere il teatro e le associazioni che lavorano in questo settore difficile ai tempi di oggi. Lasciamo spazio a Peppe Voltarelli».
Racconti, viaggi e dialetto
Voltarelli ha aperto con due brani dal nuovo album, raccontando la curiosa ispirazione: Lupionòpolis, piccolo paese brasiliano con un supermercato che porta il suo stesso cognome. «Non so se siamo parenti, ma se con la musica andasse male, lì sarei accolto», ha scherzato dal palco.
Tra un brano e l’altro, aneddoti di tour in Canada, concerti in locali minuscoli (“tre posti a sedere e una burrata gigante in foto”), ironie sulla movida e il successo inatteso del tormentone Mozza (rella).
Non sono mancati momenti di riflessione, come l’omaggio a Otello Profazio, “la potenza assoluta della musica fuori da questo Paese”, ricordato con emozione e gratitudine.
L’arte di raccontare
Le storie di Voltarelli, spesso nate da esperienze reali e arricchite da tocchi romanzati, hanno alternato comicità e profondità. «Il viaggio – ha spiegato – è un pretesto per incontrare persone, portare con sé storie e restare fedeli alla propria linea, anche se obliqua».
Il dialetto, rivendicato come lingua di grande dignità poetica, ha avuto un ruolo centrale, in continuità con l’eredità di Profazio. «Ho sempre pensato che non sia una lingua subalterna, ma una voce di spessore letterario».
Con il mare a pochi passi, l’energia di Voltarelli ha trovato terreno fertile. «Questo Festival mi ha restituito una serata intensa, con un pubblico attento e curioso. Ringrazio Katia e Antonio per l’invito», ha commentato l’artista.
Le prossime tappe di Balenando in Burrasca
Il festival prosegue, intanto nel suo programma, fino a settembre:
Stasera 8 agosto ore 19:30 – La notte di Giufà (Teatro dei Naviganti, con Maria Pia Rizzo) e, a seguire, Un Fiore a teatro, momento speciale dedicato all’attore Mimmo Fiore con il concerto di Charles CC Winning.
9 agosto ore 21:30 – Teatro Morgana, acque libere di e con Katia Colica e Antonio Aprile, con live painting di Luisa Malaspina.
11 agosto ore 20:30 – Al centro dello Stretto, spettacolo multidisciplinare con musica, arti performative e danza del fuoco, seguito da Corde al tramonto con Alessandro Calcaramo e Francesco Tassone.
Un festival “fuori luogo” e dentro le emozioni
La seconda serata del Balenando in Burrasca ha confermato lo spirito del festival: abbattere confini tra generi, fondere linguaggi e regalare al pubblico esperienze che restano.
Tra musica, racconti e memoria, Pellaro, nella suggestiva location dell’Arena Lega Navale, ha applaudito un artista capace di far ridere, pensare e cantare insieme.
Info
Per info su programma ed eventi: Facebook, Instagram, +39 376 031 9612 (ore 15/19).
Tutti gli spettacoli si svolgono presso l’Arena Lega Navale Lungomare Pellaro (RC).
Balenando in Burrasca Festival “Fuoriluogo” è organizzato dall’associazione Adexo APS. L’iniziativa è promossa dalla Città di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2025: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del ministero della Cultura.