“Ti accorgerai com'è facile farsi un inutile software di scienza e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza” - Francesco Guccini, Culodritto
HomeCalabriaReggio CalabriaFirmato il protocollo d'intesa sullo sviluppo di studi di biologia ed ecologia...

Firmato il protocollo d’intesa sullo sviluppo di studi di biologia ed ecologia marine tra la Fondazione Mediterranea e Lega Navale Italiana

Lo Stretto di Messina, o di Scilla e Cariddi (secondo il prof. Amato) o ancora di Odisseo (come suggerito dal dr. Vitale) con una ridenominazione che da un registro puramente geografico si riposizionerebbe su di un piano mitologico e letterario, comunque lo si voglia chiamare, è un unicum particolarissimo dal punto di vista della biologia marina. Tralasciando la sua storia e i suoi miti, quindi limitandoci alla geografia, è un punto di contatto, e di congiunzione e scambio tra due bacini marini, quello ionio a sud e quello tirrenico a nord, con diverse caratteristiche geomorfologiche dei loro fondali e anche diversità fisico-chimiche delle loro acque. Da ciò derivano tutti quei fenomeni correntizi e di instabilità che rendono suggestiva e precaria la navigazione a vela, come anche la particolarità della fauna acquatica e il fenomeno dello spiaggiamento di specie abissali. Ormai si conosce quasi tutto del nostro Stretto, ma non è una conoscenza diffusa: nel senso che l’abitante delle sue sponde, pur ammaliato dal suo paesaggio e cullato dalla sua storia e dai suoi miti, non ha sviluppato una vera cultura del mare. L’espressione “città sul mare ma non città di mare”, per quanto abusata e usata spesso a sproposito, in effetti contiene una verità sconfortante.

Queste considerazioni possono essere poste a punto di partenza del percorso culturale che ha determinato la firma di un protocollo d’intesa tra la Sezione di Reggio Calabria della Lega Navale Italiana e la Fondazione Mediterranea per lo sviluppo di studi e ricerche sulla biologia marina nell’Area dello Stretto. Naturalmente il protocollo non si limita alla promozione della ricerca, vista in funzione anche divulgativa e didattica, ma prevede che tutto quanto prodotto si trasformi in un vantaggio territoriale sotto forma di impulso a tutte le attività, sociali o commerciali, che abbiano attinenza con la cultura del mare. La stipula si è concretizzata con la firma apposta in calce al documento da parte di Antonino Nicolò, presidente della Sezione reggina della Lega Navale, e Vincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea.

Volutamente dagli obiettivi del protocollo è stato eliminato qualsiasi accenno al problema dei trasporti sullo Stretto e a quello del suo attraversamento stabile. Non per disinteresse al tema, attualissimo e fondamentale, ma per evitare che la sua forza attrattiva distolga l’attenzione dal vero scopo della partnership. Di durata quadriennale e rinnovabile, il protocollo prevede la nascita di un Comitato, di durata biennale e rinnovabile, pariteticamente composto da rappresentanti della Lega e della Fondazione, con la presidenza assunta dalla Lega e la segreteria operativa dalla Fondazione.

Articoli Correlati