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Falcomatà si affida ai tecnici per il “terzo tempo”: ecco la nuova Giunta comunale. Ma col Pd è gelo: “Nomi adeguati per assessorati mancanti o completerò squadra da solo”

Una giunta comunale, al momento, senza sigle di partito (fatta eccezione per il vicesindaco) e prevalentemente tecnica. Dopo settimane di estenuanti trattative, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha annunciato questa mattina, a Palazzo San Giorgio, i componenti della nuova giunta comunale, quella che, perpetuando delle parole care al primo cittadino, rappresenterebbe il “terzo tempo”.

 

Dopo l’assoluzione del 25 ottobre sul caso “Miramare” e il suo ritorno alla guida del Comune, Falcomatà ha parlato della necessità di un cambio di passo, “non soltanto relativo alle persone, ma un cambio di passo relativo ai metodi, all’approccio, alle questioni di indirizzo politico”.

 

Il sindaco non ha nascosto le difficoltà incontrate nel confronto con le forze della maggioranza in Consiglio comunale. Una situazione di impasse che ha inevitabilmente  dilatato i tempi. Per questo, Falcomatà ha deciso nel giorno dell’Epifania di rompere gli indugi e di presentare alla città parte del nuovo esecutivo. “Sono passate settimane, mesi. Stavamo entrando in una nuova bolla. L’argomento era uscito dai gangli della politica per diventare una chiacchiera da bar” ha affermato il primo cittadino. “Al netto delle ricostruzioni di questi giorni, in tutte le proposte di rinnovamento fatte ho sempre cercato di salvaguardare la rappresentatività in Consiglio comunale e anche di più. Intanto il tempo passava. Ma il sindaco, per fortuna o purtroppo, ha degli obblighi nei confronti della città. Una città che non può aspettare. Non potevo attendere oltre e quindi ho messo in campo una squadra rinvigorita dalle competenze tecniche e professionali dei nostri concittadini che ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi di mandato. Obiettivi di mandato – ha rimarcato – che non sono cambiati dal 25 ottobre ad oggi. Sono gli stessi che tutte le forze politiche in campo hanno sottoscritto il giorno della mia ricandidatura”.

 

La stoccata più importante, Falcomatà la riserva però alla propria “casa” politica, cioè al Partito Democratico, quando indica idealmente le tre sedie vuote corrispondenti agli assessorati non ancora assegnati. In sostanza, Falcomatà ha chiesto al Partito Democratico di “sintonizzarsi” sul nuovo corso e, dunque, di indicare personalità e profili adeguati. “Se questo non avverrà, mio malgrado, completerò la squadra nell’interesse della città” ha commentato il sindaco.

 

LA NUOVA GIUNTA

 

Come vicesindaco è stato confermato Paolo Brunetti, di Italia Viva, che è stato sindaco facente funzioni nel periodo della sospensione di Falcomatà. Avrà le deleghe ai rifiuti e alla Polizia locale (Assessorato alla Città Pulita e Sicura) .

 

L’ingegnere Franco Costantino. Assessorato alla Città del futuro, con delega ai Lavori pubblici e Grandi Opere.

 

A Marisa Lanucara, storica referente di Confcommercio, l’assessorato alla Città produttiva. Sviluppo economico e Attività produttive, Rapporto con le associazioni di categoria.

Per l’architetto Paolo Malara, l’assessorato Città sostenibile e accessibile. Deleghe alla Mobilità, Porto e Aeroporto a Area integrata dello Stretto per lui.

 

Il consigliere comunale di area civica, Carmelo Romeo, guiderà l’assessorato alla Città europea e resiliente. Tra le altre deleghe, quelle ai Patti per il Sud, al Museo del Mare, Lido Comunale, Palazzo di Giustizia.

 

Elisa Zoccali. Assessorato alla Città ordinata. Deleghe all’Edilizia privata e al Condono edilizio.

Il Pd, che nel precedente esecutivo aveva due assessori (Rocco Albanese e Mimmetto Battaglia), è dunque al momento fuori dall’accordo.

 

La partita sulla nuova Giunta comunale di Reggio Calabria non è ancora conclusa.

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