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Insegnante disabile licenziata a Bagnara Calabra, Minasi: “Sarà nostra battaglia. Proteggere non significa escludere ed emarginare”

“Ho appreso dalla stampa e dai social di una vicenda umana che mi ha colpito particolarmente, come donna e nel mio ruolo di Assessore al welfare, che si occupa da vicino innanzitutto di disabilita’ e fragilita’, e ho voluto telefonare alla diretta interessata per esprimerle la mia vicinanza”. Cosi’ l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, con riferimento alla vicenda di Maria Carmela Gioffre’, insegnante 55enne di Bagnara Calabra malata di sclerosi multipla, licenziata a marzo per “inidoneita’ fisica” all’insegnamento, cosi’ come valutato dalla commissione medica al cui controllo la donna si era dovuta sottoporre per iniziativa del preside della sua scuola.

“Ho parlato con Maria Carmela – ha aggiunto Minasi – per chiederle innanzitutto come stesse e capire cosa sia successo esattamente. Sono contenta di averla trovata determinata a opporsi a quella che considera un’ingiustizia e trovo gravissimo l’accaduto: in un momento in cui siamo impegnati a tutto campo per aiutare l’inclusione delle persone disabili, ho l’impressione che ci sia chi invece rema in direzione opposta. Una persona non si giudica per le sue condizioni fisiche e non la si esclude dal lavoro se quelle condizioni non sono un impedimento, per lei o per altri, come pare non lo siano per Maria Carmela. Le staro’ accanto nella sua battaglia, che e’ una battaglia di tutti, una battaglia di diritti, come lei stessa ha voluto sottolineare”.

“La disabilita’ non puo’ essere ostacolo – sostiene l’assessore – ne’ per l’insegnamento ne’ per altre attivita’, soprattutto nel 2022. Anzi, come Maria Carmela ha giustamente osservato, dovrebbe essere perfino un valore aggiunto, perche’ arricchisce i giovani alunni di un’esperienza diretta “su cosa significhi essere uguali nella diversita’” e che avere una disabilita’, di qualunque genere, “non impedisce di realizzare i propri sogni. Quanto al riferito intento del dirigente di proteggere la stessa Maria Carmela – conclude Minasi – stiamo attenti a non trasformare le tutele che lo Stato offre in un’iperprotettivita’ che rischia di stritolare i soggetti da proteggere. Ribadisco: la battaglia di Maria Carmela sara’ anche la nostra battaglia, faro’ tutto cio’ che e’ in mio potere per aiutarla”.

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