L’Amministrazione di Strongoli e tutta la rete del progetto “Io come Te” organizza “Passi Blu” che vuole essere un momento di festa, incontro e condivisione, ma anche un’occasione preziosa per accendere un faro sulle esigenze concrete di tante famiglie che vivono la realtà dell’autismo ogni giorno.
Nella giornata primaverile di giovedì 24 aprile dalle ore 15.00 con appuntamento presso Palazzo Perri nel centro storico di Strongoli si realizzerà l’idea di promuovere un percorso di “camminata” che coinvolga i genitori ed i ragazzi nello spettro autistico, la fatica lascerà il posto ad un’energia contagiosa e la camminata sarà più piacevole. Lo sanno bene i ragazzi e le ragazze con autismo e/o disabilità intellettivo-relazionale che si incontrano per fare trekking insieme: passo dopo passo, grazie al proprio impegno e al supporto del gruppo, imparano a gestire le sensazioni di gioia e fatica, a condividerle con le compagne e i compagni di viaggio e a godersi la natura ed il centro storico.
Percorrere insieme lunghi tratti di strada aiuta ad empatizzare con chi cammina al proprio fianco, a porsi degli obiettivi da raggiungere e a sentirsi parte di un’impresa comune. Durante le camminate i partecipanti imparano a fare affidamento sul gruppo, ad essere solidali e a sviluppare competenze sociali e relazionali.
Nella regione Calabria problematiche di autismo e disabilità cognitivo e/o relazionale interessano 1.400 minori di cui 500 circa sono residenti nella provincia di Crotone.
L’obiettivo specifico del progetto di Strongoli è: “Realizzare e rendere operativo uno spazio condiviso e inclusivo di crescita per ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni affetti da sindrome dello spettro autistico che offra attività ludico-ricreative aperte a tutti i ragazzi di pari età a prescindere delle loro condizioni psico-fisiche su modello laboratoriale finalizzate a un’adeguata socializzazione e integrazione dei minori con particolare attenzione a quelli con elevati livelli di povertà economica e sociale”.
In tal senso, il progetto intende avviare la costruzione di una rete di assistenza, all’incremento dei luoghi in loco deputati alla socializzazione, all’inclusione, all’apprendimento, al sostegno delle famiglie nella gestione del minore fragile. È già in atto un percorso di formazione per insegnanti di sostegno, educatori, assistenti all’autonomia e comunicazione, assistenti sociali con l’obiettivo di aumentare le competenze nell’ambito della sindrome dell’autismo, supporto psicologico al nucleo familiare sensibilizzazione territoriale. supporto didattico formativo, supporto e accompagnamento verso l’autonomia del minore.
E’ in atto il collegamento con le Istituzioni Scolastiche presenti sul territorio, per la presa in carico del minore al fine di realizzare le attività di supporto e di integrazione nei confronti degli insegnati, delle famiglie, e di quanti a vario titolo partecipano attivamente alla vita della famiglia e del minore.
Affiancati al project manager è stata identificata una prima rete corta di attori rappresentativi della realtà territoriale che si sostanziano in: “Progetti Comuni” Coop. Sociale scuola di formazione – “Target” Education ente di Formazione e Riqualificazione Scarl – Associazione Socio Educativa “Myriam” e l’Associazione “Il Lunario” ETS che cura l’organizzazione di incontri pubblici con l’intervento di esperti della materia dello spettro autistico.
Ci conferma la sua presenza il sindaco Prof. Francesco Benincasa Soddisfatto delle varie azioni e ed afferma che i ragazzi saranno accompagnati, oltre che da educatori ed educatrici qualificati, anche da volontari e da persone neurotipiche facenti parte del progetto per accompagnare il gruppo d’escursione, creando in questo modo situazioni conviviali e amicali.
Sarà presente alla camminata anche il dott. Ercole Caligiuri Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Strongoli che ci afferma che: “Il progetto “Io come Te” di Educare in Comune produrrà nell’ambito locale, un generale rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali, ecc.), la diminuzione del tasso della dispersione scolastica, la partecipazione attiva dei soggetti pubblici e privati del territorio, l’incremento dell’apertura delle scuole al territorio e lo sviluppo della comunità educante”.