Nella giornata di ieri – mercoledì 22 marzo – il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha scritto alla Prefettura di Cosenza, al Ministero dell’Economia e della Finanzia ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere la convocazione di un tavolo finalizzato alla risoluzione della annosa problematica della titolarità del Mercato Ittico di Schiavonea.
Nella lunga lettera il primo cittadino ha esposto alle autorità in indirizzo la controversia rispetto alla titolarità dell’area presso il quale insiste l’importante struttura cittadina, contesa tra Agenzia del Demanio e CORAP, sottolineando allo stesso tempo «la posizione paradossale dell’Ente che rappresento, il quale intende esercitare il proprio ruolo nella tutela delle istituzioni, della legalità e dell’interesse pubblico, ed è pronto a riconoscere all’ente titolare il dovuto canone concessorio al fine di poter potenziare la propria attività di gestione dell’area, trovandosi tuttavia bloccato in un rimbalzo tra diversi pubblici enti».
Il sindaco ha esplicitato quali sono le conseguenze di questa controversia, ed in particolare la difficoltà da parte dell’Amministrazione Comunale di effettuare investimenti importanti per migliorare la funzionalità della struttura.
Per queste ragioni, conclude la lettera, «si richiede alle Autorità in indirizzo di voler aprire una interlocuzione con il Comune di Corigliano-Rossano e con gli Enti coinvolti, ovvero di voler convocare e partecipare ad un tavolo appositamente convocato sul tema, al fine di condividere una soluzione che consenta all’Ente comunale di tutelare gli interessi della comunità sostenendo l’economia pulita e trasparente».
«Da quando ci siamo insediati abbiamo affrontato decine di questioni ataviche – ha dichiarato il sindaco Stasi – molte delle quali sono state risolte o sono in via di risoluzione. In questo caso, nonostante un proficuo percorso di interlocuzione avviato molti mesi fa, l’Amministrazione invece si trova ostaggio di una contesa formale tra altri enti pubblici, sicuramente legittima, ma che sta danneggiando la città».
«Avremmo voluto, per esempio, accelerare sull’efficientamento energetico del fabbricato o sulla digitalizzazione di alcuni processi – conclude il Primo Cittadino – ma tali investimenti richiedono prima la risoluzione di questa datata controversia. Per queste ragioni, a tutela degli interessi del territorio, ho chiesto direttamente ai Ministeri competenti, e con l’auspicio di una preziosa mediazione del Prefetto, di attivarsi per individuare una soluzione transitoria, in attesa di una soluzione definitiva. La tutela degli interessi della comunità ritengo sia molto più importante dei grovigli formali creati dalle disattenzioni degli enti pubblici».