È sempre più noto che, nel cuore dell’entroterra calabrese, a Cicala, esiste un luogo che sfida la narrazione dominante della sanità del Sud Italia. Si tratta di CasaPaese, la struttura per persone con Alzheimer e demenza, che, venerdì 6 giugno, ha conquistato ancora una volta l’attenzione nazionale grazie all’inchiesta di FarWest, il programma condotto da Salvo Sottile su RaiTre.
Nel viaggio crudo e necessario condotto dal giornalista Sabato Angieri tra RSA molto costose, liste d’attesa infinite e famiglie disperate, è emersa anche una possibilità concreta, un’alternativa che ha il volto umano e tenace della Fondazione Ra.Gi., guidata dalla presidente Elena Sodano, fondatrice di CasaPaese.
Non è solo un luogo fisico, bensì è un’idea radicale e rivoluzionaria. Uno spazio in cui si pensa all’esistenza oltre che all’assistenza, restituendo ai malati una vita libera, umana, degna di essere ancora vissuta.
«In una regione come la Calabria, dove la sanità è da anni in ginocchio e le strategie per uscire dalla crisi sembrano sempre più lontane – dichiara Sodano – non vogliamo cercare capri espiatori né a destra né a sinistra. I cittadini calabresi subiscono da troppo tempo una gestione orientata verso interessi che non riguardano la comunità. Nel frattempo, l’attenzione dei media nazionali ci conferma che la nostra Rivoluzione Gentile non è solo possibile, ma forse necessaria».
Infatti, cresce sempre più l’onda di riconoscimenti: dal primo servizio de Le Iene con Giulio Golia, su Italia 1, passando per i vari approfondimenti sulla stampa nazionale, sino alla più recente narrazione a cura di Domenico Iannacone nel suo programma “Che ci faccio qui”, che ha acceso i riflettori su una realtà capace di ribaltare con concretezza, innovazione e resistenza il modo di intendere la cura nella malattia di Alzheimer e delle altre forme di demenza. FarWest ha proseguito questo racconto con lo stesso spirito: cercare soluzioni laddove lo Stato ha voltato le spalle. Approfondimento che continuerà nel mese di giugno in un altro programma Rai.
«La Fondazione Ra.Gi, – sottolinea Sodano – è l’unica, dal lontano 2006, ad aver avuto il coraggio e la forza di parlare con coerenza e determinazione di umanità e normalità di vita nella cura delle persone con demenza. Tuttavia, abbiamo l’impressione che gli interventi istituzionali sul tema ruotino attorno a situazioni che trovano ascolto su tavoli già decisi altrove, dove tutto è già stabilito, disegnato e distribuito».
Nonostante il crescente riconoscimento dell’impegno quotidiano al fianco di persone che rischiano l’isolamento a causa della loro patologia, la Fondazione denuncia l’assenza di una risposta istituzionale adeguata: «In Calabria, le persone con demenza e le loro famiglie sono oltre 300 mila – conclude Sodano – ma le progettualità continuano ad andare in tutt’altra direzione. Noi invece stiamo cercando di cambiare le regole del gioco dal basso, costruendo prima un cantiere organizzato e soltanto dopo i palazzi.»
Ad attestare ciò è la realizzazione di una nuova CasaPaese a San Pietro in Amantea, in provincia di Cosenza, per cui oggi, lunedì 9 giugno, parte una campagna di crowdfunding (https://www.eppela.com/projects/12155). Come per la CasaPaese di Cicala, l’obiettivo è costituire una rete di cuori, mani e visioni, da Nord a Sud, per concretizzare un nuovo luogo in cui garantire umanità a persone con demenza, senza alcun finanziamento pubblico. Con coraggio, forza e determinazione.