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Ospedale Lamezia Terme, Bruni: “Garantire al Presidio la dignità che merita, ha bisogno di un rilancio massiccio”

“In questi giorni ho ascoltato con interesse il dibattito scaturito intorno all’Ospedale di Lamezia Terme, una struttura che, come è facile comprendere, conosco bene. Rispetto tutte le opinioni ma credo fermamente che al Presidio Ospedaliero di Lamezia debba essere garantita la dignità che merita”.

Lo scrive Amalia Bruni, leader dell’opposizione nel Consiglio Regionale della Calabria. “L’Ospedale di Lamezia, che vanta tradizioni lusinghiere – osserva -, è collocato in un’area strategica della Calabria, ha certamente bisogno di un rilancio massiccio, in quella che deve essere una visione unitaria della sanità non solo in quest’area ma nell’intera Calabria.

L’integrazione dell’azienda Universitaria Dulbecco, che ha visto diverse ipotesi legislative, alcuni interventi del Governo e della stessa Corte Costituzionale, imporrà una nuova armonizzazione della rete ospedaliera in questa zona della Calabria”. “Nei prossimi mesi – sottolinea Bruni – saremo chiamati a valutare atti di programmazione assai delicati quanto importanti: la nuova rete ospedaliera regionale, per come previsto dal programma operativo 2022/2025, e i nuovi atti aziendali.

Saranno quelli gli strumenti fondamentali su cui confrontarsi con serietà e concretezza. Lo stesso capitolo degli investimenti sul presidio di Lamezia va reso finalmente operativo.

Sono decenni che questa struttura è destinataria di un investimento di 20 milioni ex art.20 per opere funzionali dell’ospedale ma su cui è calato un colpevole silenzio da parte della Regione/Commissario, nonostante sia stato approvato con Dca n.124 del 20 settembre 2019, che è stato regolarmente trasmesso al Ministero della Salute per sottoscrivere il conseguente accordo di programma”. “Sono mesi – conclude Bruni – che assistiamo sistematicamente ad annunci di investimenti futuri, ma fino a ora nessuno ci ha spiegato del perché non siano stati utilizzati quelli di cui disponiamo da decenni.

Programmazione e investimenti devono camminare di pari passo in fretta e bene ed io ci sarò sempre. Altrimenti, come dimostra la gestione della Sanità degli ultimi dodici mesi, continueremo a incassare annunci, ma tutto resterà così com’è e il declino prenderà definitivamente il sopravvento”.

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