Circa 100 mila voti e il 13,59% delle preferenze: per il Partito Democratico la fotografia è praticamente identica a quella delle elezioni regionali del 2021. Tenuta, sì, ma senza slancio: i dem non crollano, ma neppure crescono, e il prezzo da pagare è la perdita di un seggio in Consiglio regionale, passando da quattro a tre rappresentanti a Palazzo Campanella.
Non va meglio al Movimento 5 Stelle, che resta fermo attorno al 6% — lo stesso risultato della tornata precedente — ma questa volta incassa un arretramento in termini di rappresentanza: un solo seggio, uno in meno rispetto al 2021.
A fronte di queste difficoltà delle forze “principali”, riesce invece a ritagliarsi un piccolo spazio la lista personale del candidato presidente Pasquale Tridico, che raccoglie un 7,62% e porta due consiglieri in aula. Un risultato che, pur non invertendo i rapporti di forza, segnala un minimo radicamento della proposta politica legata all’ex presidente dell’INPS.
Completano il quadro dell’opposizione i Democratici Progressisti, che con il 5,23% ottengono un seggio, e la Casa dei Riformisti, espressione dell’area renziana, che con il 4,42% conquista anch’essa un consigliere.
Resta invece fuori dal Consiglio l’Alleanza Verdi e Sinistra di Bonelli e Fratoianni, che si ferma al 3,85%, appena sotto la soglia utile per ottenere rappresentanza.