“Non e’ piu’ un gravame per la qualita’ dell’amministrazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto (Forza Italia), in un punto stampa nella sede della Giunta a Catanzaro, all’indomani della sua rielezione alla guida della Calabria, con riferimento all’inchiesta a suo carico da parte della Procura di Catanzaro.
“Io – ha sostenuto poi Occhiuto – non mi sono dimesso per un avviso di garanzia, mi sono dimesso quando ho visto che qui in questo palazzo mi vedevano come un presidente azzoppato, dimezzato, come un ex presidente. Oggi sono andato giu’ al bar a prendere un caffe’, ho visto che molti sono contenti di sapere che lavoreranno con me per 5 anni e quindi si assumeranno insieme a me tutte le responsabilita’ che il governo della Regione pretende sia per chi ha una funzione eh istituzionale come la mia sia per chi lavora nei diversi dipartimenti di questo palazzo”.
Occhiuto ha poi aggiunto: “Io sono un uomo delle istituzioni in una regione complicata, in una regione dove c’e’ la ‘ndrangheta e dove gli uomini delle istituzioni non possono consentirsi di delegittimare i magistrati. Peraltro con gli uffici della Procura io ho lavorato gomito a gomito su molti dossier del governo regionale. La magistratura deve fare il suo lavoro, e pero’ la politica ha i suoi tempi. Le inchieste – ha concluso Occhiuto – non devono essere strumentalizzate da chi vuole ottenere delle vittorie per questa strada non potendo ottenerle con le elezioni, ne’ possono rallentare il percorso amministrativo come spesso avviene. Io con la mia decisione ho evitato tutto questo”.
”Riprendiamo da dove eravamo rimasti”. Comincia così, con una battuta, la conferenza stampa di insediamento del neo riconfermato presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, al decimo piano della Cittadella di Germaneto (Catanzaro).
”I calabresi hanno chiesto questo attraverso un voto consapevole – dichiara ai cronisti -, la Calabria ha dimostrato di essere una Regione che non vota più come molti pensano in Italia, cioé non vota per chi promette il reddito di cittadinanza, per chi promette assunzioni di forestali. Hanno apprezzato, forse – aggiunge -, il modo onesto di fare campagna elettorale che ho proposto, gli ho detto che non avevo la bacchetta magica, non l’avrei avuta, ma ho fatto un consuntivo delle cose realizzate ed evidentemente i calabresi hanno apprezzato la quantità e la qualità dell’impegno, quindi sono molto riconoscente ai calabresi per l’immagine che hanno dato della Calabria in Italia attraverso le elezioni di domenica di lunedì”.
Si ripartirà – annuncia Occhiuto – dalla ”riscossione della promessa che ha fatto Giorgia Meloni il 30 settembre. In questi quattro anni abbiamo lavorato duramente per ricostituire la contabilità della sanità, la Calabria si diceva avesse una ‘contabilità orale’, c’erano Aziende che non chiudevano i bilanci da dodici anni, molti calabresi non si rendevano conto, ed è comprensibile, che questo fosse un passo propedeutico a liberarci dalla camicia di forza del commissariamento.
”Giorgia Meloni ha affermato il 30 che la Calabria è pronta a uscire dal commissariamento, quindi – ribadisce il governatore calabrese – sto già preparando tutti gli atti e andrò a riscuotere questa promessa per liberarmi e liberare la Calabria da questa camicia di forza, per poter fare la riforma del Sistema sanitario che occorre alla nostra Regione. Spero di poter essere già domani al Mef, dipende dagli appuntamenti che prenderò oggi con la Ragioneria generale dello Stato e con il ministero della Salute”.