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Continua il tour nelle carceri di Nessuno tocchi Caino: tappe in Sicilia e Calabria

Continua il giro delle carceri di Nessuno tocchi Caino insieme alle Camere penali in un periodo come quello estivo in cui le condizioni di vita e di lavoro negli istituti di pena peggiorano, non solo per i detenuti, ma anche per i “detenenti”.
Ieri, i dirigenti dell’Associazione radicale Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti hanno fatto visita al Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, insieme a rappresentanti delle Camere penali di Barcellona PG, di Messina e di Patti, presente il Presidente della Camera penale Domenico Magistro e i magistrati del Tribunale di Patti Mario Samperi, Eugenio Aliquò e Andrea La Spada.
Il 4 agosto, a Reggio Calabria, insieme alla Camera Penale, verrà visitata la Casa Circondariale di Arghillà. Oltre ai dirigenti nazionali Nessuno tocchi Caino, faranno parte della delegazione il Presidente della Camera Penale Francesco Siclari, il magistrato Ilario Nasso, la Garante dei detenuti della Regione Calabria Giovanna Russo, il Garante del Comune di Reggio Calabria Giuseppe Aloisio, il Consigliere Regionale Giuseppe Mattiani.
Dopo la visita, alle ore 17, si terrà una Conferenza stampa presso l’Aula F. Monteleone del Consiglio Regionale della Calabria, presente anche il Presidente del Consiglio Filippo Mancuso.
Obiettivo della iniziativa, oltre a verificare lo stato di degrado in cui per lo più versano le carceri italiane a causa del sovraffollamento, è anche quello di sostenere la proposta di legge di Nessuno tocchi Caino sulla Liberazione anticipata speciale, presentata alla Camera da Roberto Giachetti e recentemente ripresa e rilanciata dal Presidente del Senato Ignazio La Russa e dal Vice Presidente del CSM Fabio Pinelli.
Cresce infatti il tasso di sovraffollamento giunto al 134,29% con 62.722 detenuti su una capacità effettiva di 46.706 posti (al 30 maggio 2025) e una carenza di almeno 6.000 agenti penitenziari rispetto alla pianta organica prevista. Il numero dei suicidi, già 46 tra i detenuti e 3 tra gli agenti penitenziari, è la cifra della insostenibilità delle condizioni detentive.
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