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Premio Berto 2025, scelta la cinquina finalista: c’è la scrittrice reggina Anna Mallamo con “Col buio me la vedo io”

Antonio Galetta, Pietà, Einaudi (Unici); Alberto Locatelli, Airù, Italo Svevo (Incursioni); Anna Mallamo, Col buio me la vedo io, Einaudi (Supercoralli); Beatrice Sciarrillo, In trasparenza l’anima, 66thand2nd (Bookclub); Rosanna Turone, Santa, NN Editore (Le Fuggitive). Questi i cinque finalisti della XXXII edizione del Premio Letterario “Giuseppe Berto”, riconoscimento tra i più prestigiosi del nostro Paese per opere prime di narrativa già edite. 

 

Tra i finalisti anche Anna Mallamo, giornalista e autrice strettese, ovvero di origine di Reggio Calabria e messinese d’adozione, selezionata per il suo romanzo d’esordio Col buio me la vedo io (Einaudi).

 

L’opera vincitrice verrà svelata durante la cerimonia di premiazione – condotta dal giornalista Giancarlo Loquenzi – che si svolgerà il 6 settembre a Mogliano Veneto (TV), città natale dello scrittore Giuseppe Berto, nel Parco della Cultura Antonio Caregaro Negrin, alle ore 18,30. In occasione della manifestazione sarà inaugurata anche la mostra “Verso la Gloria. Giuseppe Berto: uno scrittore, il suo archivio”, che presenta per la prima volta al pubblico alcuni preziosi documenti dell’archivio personale dello scrittore: manoscritti, dattiloscritti con correzioni autografe, lettere, agende e ritagli di stampa offrono uno sguardo diretto sul suo lavoro e sulla sua figura. L’apertura ufficiale della mostra è prevista per il 6 settembre alle ore 16.30 presso il Brolo Centro d’Arte e Cultura.

 

Come da tradizione il Premio mantiene dunque la sua prerogativa nell’alternarsi regolarmente tra il Veneto e la Calabria: tra Mogliano Veneto (TV) – dove Berto nacque e dove Cesare De Michelis lo fondò nel 1988 –  e Capo Vaticano (VV), dove lo scrittore visse gran parte della sua vita e dove oggi riposa. La figlia Antonia, custode dell’arte letteraria di suo padre, sarà la madrina della premiazione.

 

Ad aver selezionato le opere finaliste, la giuria del Premio presieduta dallo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi, Premio Strega 2021 e tra i massimi conoscitori dell’opera di Berto e composta inoltre da: Silvia Avallone, scrittrice e poetessa; Luigi Mascheroni, giornalista; Elena Stancanelli, autrice, la quale, al suo esordio, vinse il Premio Berto 1998 con il romanzo “Benzina”, poi divenuto film; ed Emanuele Zinato, già giurato del Premio Berto oltre che membro della Giuria dei Letterati del Premio Campiello.

 

«Nei cinque libri finalisti si avverte una relazione matura tra ricerca espressiva e controllo formale. Non c’è ricerca di effetto, né di adesione a formule riconoscibili – ha commentato il presidente di giuria Emanuele Trevi -. Le storie si tengono lontane dalla spettacolarizzazione, ma lasciano emergere tensioni forti: i rapporti familiari, il corpo, i margini, il rifiuto o la perdita. Quello che colpisce — o forse è meglio dire: che resta — è una fedeltà alla complessità. È un tipo di letteratura che non sente il bisogno di spiegarsi troppo, e proprio per questo riesce a generare senso».

 

Al vincitore andrà un premio in denaro di 5.000 euro, e altri 2.000 verranno ripartiti tra gli altri quattro finalisti.

 

Il Premio è organizzato dall’Associazione Culturale Giuseppe Berto, in collaborazione con il Città di Mogliano Veneto (TV) e Comune di Ricadi (VV), realizzato con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Calabria, Provincia di Treviso, Comune di Vibo Valentia; con il contributo di Regione del Veneto e Città di Mogliano Veneto e grazie al sostegno di San Marco Group, Studio Martini Ingegneria, Laerte Palace Hotel, daPino, il Nuovo Terraglio.  

 

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