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Prescrizione di farmaci e accertamenti diagnostici, De Nardo (Fimmg Catanzaro): “Alcuni medici specialisti si sottraggono agli obblighi di legge, intervenire con urgenza”

“La Fimmg di Catanzaro si schiera in prima linea nel tutelare i pazienti e la dignità professionale dei medici di medicina generale per perseguire un unico obiettivo: la tutela della salute pubblica”. È l’intervento perentorio del dott. Gennaro De Nardo, segretario generale della Fimmg di Catanzaro, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di medicina generale. Il segretario provinciale della Fimmg spiega le ragioni di questa presa di posizione: “Prendiamo atto della diffida inviata, dall’Usb Sanità Calabria, alle direzioni generali delle Asp e delle aziende ospedaliere calabresi e al commissario ad Acta della sanità regionale, Roberto Occhiuto, per denunciare il comportamento di quei medici specialistici, fortunatamente una parte e non tutti, che si sottraggono all’obbligo di certificazione, prescrizione di farmaci e accertamenti diagnostici, pur avendone indicato la necessità nel corso della visita, demandando, impropriamente ed erroneamente, tale compito ai medici di medicina generale. Si tratta, invero, di una questione atavica e di una battaglia che la Fimmg di Catanzaro sta conducendo da diverso tempo. La Fimmg Catanzaro, avendo sollevato in maniera certificata la problematica esposta, non può che accogliere favorevolmente la denuncia della Usb Sanità Calabria e il lavoro sinergico dei sindacati, diretto a debellare una prassi illegittima presente da anni nella sanità calabrese”.
“La normativa vigente, nazionale e regionale, – puntualizza il dott. De Nardo – è chiara: il D.L. 150 del 2009 (legge Brunetta) specifica che lo specialista ha l’obbligo di effettuare tutte le prescrizioni che ritenga utili per il proseguimento delle cure per il paziente da lui valutato. E, ai sensi dell’articolo 15-decies del D.Lgs. 229/1999, i medici ospedalieri e delle altre strutture pubbliche e accreditate del SSN sono obbligati a specificare i farmaci e gli accertamenti diagnostici erogabili a carico del SSN in occasione delle dimissioni o delle visite ambulatoriali. Tale obbligo si estende a tutti gli specialisti abilitati alla prescrizione. Lo stesso DCA n. 66/2015 della Regione Calabria, a ben vedere, impone al medico specialista di compilare la ricetta SSN contestualmente alla visita o alla dimissione”. “Pertanto – continua il segretario della Fimmg CZ – chiediamo il rispetto della normativa vigente, dalla quale scaturisce il rispetto e la tutela dei pazienti/cittadini, i quali sono giustamente ignari di queste procedure burocratiche, e il rispetto della dignità professionale dei medici di medicina generale. La violazione delle norme esistenti comporta il ritardo nella erogazione di fondamentali cure, le quali, invece, dovrebbero essere garantite senza differimento alcuno”. “Siamo perplessi – aggiunge il dott. De Nardo – che le istituzioni non siano ancora intervenute al fine di risolvere questo problema, capace di arrecare una pluralità di pregiudizi: disservizi agli assistiti; compromissione del rapporto fiduciario medico-paziente; ricadute medico-legali, anche in ordine alla responsabilità prescrittiva, oltre che problemi di natura deontologica. Pertanto, per superare tale momento di impasse, auspichiamo che si inserisca espressamente tra gli obiettivi dei direttori generali delle aziende il monitoraggio del rispetto delle normative vigenti e che i medici di medicina generale e gli utenti, attraverso un modello già predisposto dal Centro Studi Fimmg di Catanzaro, segnalino le violazioni inerenti il mancato impiego del Ricettario SSN da parte dei medici specialisti”. “Chiediamo con fermezza – conclude il dott. De Nardo – la risoluzione della problematica esposta e, nel caso di perdurante inadempimento, metteremo in campo tutti quei rimedi volti a preservare efficacemente sia il benessere dei pazienti, sia la dignità dei medici di medicina generale, ad esclusiva tutela della salute pubblica”.
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