“Apprendiamo con grande soddisfazione del bando per l’esame di abilitazione delle guide turistiche. Un passo importante per valorizzare una figura professionale troppo spesso lambita da abusivi e che ha bisogno di maglie certe”. Lo afferma il Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa che spiega: “Il nostro è un Paese con un enorme potenziale turistico. Gli ultimi dati Istat ci dicono che gli introiti del settore si aggirano attorno ai 250 miliardi di euro, incidendo sul Prodotto Interno Lordo per il 12 per cento. Il contributo del turismo al Pil regionale è del 10 per cento, per un valore di circa 6,4 miliardi di euro. Numeri che possono diventare ancora più importanti professionalizzando sempre di più il personale, lavorando sulle competenze e sulla formazione, garantendo diritti e salari dignitosi e adoperandosi sulla contrattazione”
“Riconoscere e valorizzare le guide e aprire le porte a nuovi innesti tramite un bando – aggiunge Lo Papa – è un’opportunità in termini di occupazione e l’espressione di un modo di operare che punta ad un’offerta turistica di qualità. In una regione come la Calabria che ha molti siti Unesco, oltre a un patrimonio storico, culturale e paesaggistico imponente, diventa strategico investire sulle guide”.
Rimane un vuoto in termini di formazione universitaria. Ad evidenziarlo il Segretario Generale Cisl Magna Graecia Antonio Bruno: “In Calabria mancano percorsi universitari specifici, come ad esempio quello di Economia del Turismo. In una regione a vocazione turistica sbocchi di questo tipo possono rivelarsi determinanti nella costruzione di un buon bacino di competenze per il ramo”.
“E’ ancora monco anche il turismo crocieristico – aggiunge Bruno -, un ramo dalle straordinarie opportunità in termini economici e di occupazione, ma sono ancora troppo pochi in Calabria i porti attrezzati. Eppure, il giro d’affari che si andrebbe a mettere in moto è enorme e il settore è in crescita”.
“Puntare sul turismo crocieristico comporterebbe un aumento dei flussi e anche una maggiore richiesta di figure professionali diverse. Per sostenere questo approccio – continua Bruno – c’è bisogno però di una sinergia tra istituzioni, associazioni, commercianti ecc. affinché si costruiscano occasioni di attrattività in grado di recepire le esigenze dei crocieristi, a partire da percorsi turistici e del gusto”.