La Uil Calabria e la Uil Pensionati Calabria esprimono forte preoccupazione per l’introduzione, senza alcun confronto con le parti sindacali, della nuova procedura Inps per l’accertamento della condizione di disabilità, già partita in via sperimentale in nove province, tra cui Catanzaro, e destinata a entrare a regime dall’1 gennaio 2026.
Questa riforma, che prevede l’obbligo della firma digitale per il rilascio del certificato introduttivo d’invalidità da parte di diversi professionisti sanitari, comporta un ulteriore aggravio burocratico e un aumento delle mansioni a carico dei medici, già in carenza di personale. Questa problematica coinvolge direttamente anche i medici di famiglia. Il rischio concreto è quello di rallentare l’intero iter di riconoscimento dell’invalidità civile, con pesanti ripercussioni sui cittadini, in particolare sulle fasce più deboli della popolazione.
Ottenere il certificato rischia di diventare assai difficile, con il problema correlato di rallentare l’iter di ottenimento di una certificazione determinante per vedere riconosciuti i diritti reclamati. E’inaccettabile che un cambiamento così rilevante sia stato adottato senza un adeguato confronto con i sindacati e le parti sociali. La mancata concertazione rischia di creare disagi tanto ai professionisti sanitari coinvolti, quanto ai cittadini che necessitano di accedere alle prestazioni assistenziali.
Per queste ragioni, sollecitati da numerose segnalazioni e preoccupazioni, chiediamo un incontro urgente con la direzione dell’Inps e l’Ordine dei medici per discutere della nuova procedura e individuare soluzioni che garantiscano una maggiore efficienza senza penalizzare medici e cittadini.
La Uil Calabria e la Uilp Calabria chiedono con fermezza la convocazione di un tavolo di confronto urgente affinché si possano trovare misure concrete per semplificare l’iter, senza aggiungere inutili complicazioni burocratiche e mettendo al centro i bisogni delle persone.