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Reggio: il Rotaract presenta “Criminalità Socializzata” di Claudio Cordova: ricomporre il racconto sulle mafie

Si è svolta lo scorso 3 ottobre con grande partecipazione e intensità emotiva la presentazione del libro “Criminalità socializzata. Le mafie nei social network. Dai pizzini ai post” del giornalista d’inchiesta Claudio Cordova, evento fortemente voluto dal Rotaract Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, presieduto da Paola Morabito, presso la sede dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra (RC).

L’incontro, moderato da Luciana Calarco e Stefano Morabito, ha rappresentato molto più di un momento culturale: un’occasione di confronto autentico tra generazioni, associazioni e mondi professionali diversi, accomunati dall’impegno civile e dal desiderio di cambiare prospettiva nella narrazione del fenomeno mafioso.

 

L’autore ha inquadrato il dialogo dentro un’esigenza non rinviabile: ricomporre il racconto collettivo del presente sulla criminalità organizzata per sottrarlo a stereotipi, rimozioni e facili autoassoluzioni; un laboratorio di cittadinanza attiva che ha richiamato alla responsabilità pubblica e del giornalismo che deve riscoprire il valore di un’informazione professionale, rigorosa e munita di coraggio civile.

 

Cordova ha poi rimarcato come le mafie oggi non siano soltanto un fenomeno militare, ma caratterizzate soprattutto da una narrazione da propaganda che deve generare fascino. Nonostante i sequestri e gli interventi repressivi, purtroppo non si può dire che la mafia oggi sia meno forte: vive ancora del sapersi insinuare dove viene meno lo Stato; nel vuoto di punti di riferimento validi, le mafie sanno farsi presenza, soprattutto per i giovani, facendo sentire loro di appartenere a qualcosa.

Nel delineare il rapporto fra potere, religione e società, l’autore ha evocato con amarezza “Reggio, una città tradita dalla sua parte migliore, quella che non avrebbe avuto bisogno di vendersi”, ammonendo che considerare la ’ndrangheta come “una realtà con cui si deve convivere” equivale a legittimarla.

 

Un passaggio toccante è stato dedicato al ruolo delle donne che nel tempo sono diventate la chiave di volta nelle dinamiche interne alle famiglie criminali, “l’anello forte che spezza la catena” per offrire un futuro migliore ai propri figli anche a costo della loro stessa vita.

 

Particolarmente significativa la citazione di un’intercettazione che ci svela di fatto il punto debole dei mafiosi, da cui partire per sconfiggerli: “Dobbiamo dare una lezione a questi ragazzi, altrimenti la gente si spaventa, e se si spaventa si ribella e perdiamo in pochi mesi ciò che abbiamo costruito in decenni”. Parole che, ribaltate nel loro significato, diventano sprone dell’autore: “Chi aveva la nostra età qualche anno fa si è disimpegnato. Ora tocca a noi comportarci diversamente, aprire una breccia, cambiare prospettiva”.

 

La riflessione si è chiusa con un accorato invito di Cordova a “riappropriarci delle parole”, perché “le mafie, prima ancora di rubare denaro, rubano linguaggi: piegano le parole più belle, trasformandole in strumenti di potere e consenso”. Nominarla, riconoscerla, non negarla, ha concluso, “è il primo passo per sconfiggerla, culturalmente e non soltanto a colpi di manette”.

 

Un sincero ringraziamento va a tutte le realtà associative che hanno condiviso l’evento, contribuendo a renderlo un autentico momento di crescita collettiva e di rinnovato impegno per una Calabria più consapevole e libera: i rappresentanti dei Rotaract Club di Amantea, Rende, Acri e Palmi; Andrea Calabrò, Presidente del Rotaract Club Reggio Calabria; Eleonora Licciardi, segretaria del Distretto Rotaract 2102; Valerio Mercuri, in rappresentanza del Rotary Club di Lamezia; Ludovica Zoccali per il Rotaract di Catanzaro; Marco Parisi, past RD del Distretto Rotaract 2102; Maria Concetta Zuco, Presidente Inner Wheel; Domenico Malara, delegato Rotaract per il Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38; Paolo Battaglia, in rappresentanza del direttivo Lions RC Host; Giuseppe Zampogna, dal direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria e del Rotary Club di Palmi; i rappresentanti dell’Unione Giovani dei Dottori Commericialisti di Reggio Calabria; Nicola Cuzzocrea, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Reggio Calabria; Raffaella Crupi, Presidente dell’Ass. Smarter Calabria; Rossana Arcano, Presidente della Consulta dei Giovani della Città Metropolitana di Reggio Calabria ed i suoi membri; Ubaldo Pancaro, Vicepresidente di BeCal; Alessia Firriolo e Silvia Giandoriggio, Vicepresidenti dell’Ass. OneiRe; Alessandra Tavella, Presidente UNICEF Reggio Calabria.

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